Chi siamo

Con la Legge 9 gennaio 2004 n.6 è entrata nel panorama giuridico italiano una nuova figura: l’Amministratore di sostegno, e con essa vi è stata una radicale innovazione istituzionale, sociale e culturale in tema di tutela delle persone svantaggiate.


L’attuazione di questa normativa comporta il prendere atto di necessarie responsabilità istituzionali e professionali: da ciò consegue anche l’importanza di interventi informativi, formativi rivolti a cittadini ed operatori che contribuiscano alla effettiva applicazione dell’istituto dell’ADS.

Del pari bisogna oggi intensificare il fare sistema fra interventi del volontariato, associazionismo, istituzioni del sociale e servizi , tutti aventi un unico perno nel soggetto persona con diritti ed aspettative che devono potersi esercitare a prescindere  dal contesto sanitario, di vita sociale e /o familiare. I destinatari di questo sforzo collettivo devono essere le persone con problemi di salute e non incapaci di provvedere regolarmente alla cura dei propri affari e interessi, ma non in condizioni da legittimare una  interdizione co una inabilitazione, con le conseguente perdite dei diritti.

In questo cammino si inserisce la nascita dell’associazione Amministratori di Sostegno” che gestisce e sostiene questo sito web (www.amministratoridisostegno.com).

Scopi dell’associazione

  • promozione dei valori di solidarietà umana e sociale;
  • tutela dei diritti dei soggetti deboli;
  • promozione di processi di partecipazione e di inclusione sociale dei soggetti fragili;
  • promozione e valorizzazione della figura dell’Amministratore di Sostegno prevista dalla legge n. 6/2004.

Attività dell’Associazione:

  • ideazione, predisposizione e realizzazione di campagne di sensibilizzazione mirate alla diffusione della cultura dei diritti dei soggetti deboli;
  • informazione, promozione e consulenza rivolta agli amministratori di sostegno;
  • formazione di seminari e convegni per la preparazione specifica di persone  interessate a svolgere la funzione dell’amministrazione di sostegno;
  • supporto e aggiornamento permanente a favore dei soggetti che svolgono  la funzione di amministratore di sostegno;
  • sviluppo di attività editoriali, pubblicitarie e di diffusione di iniziative rivolte alla valorizzazione dei contenuti della L. 6/2004.

Associazione “Amministratori di Sostegno

Per saperne di più puoi anche scaricare gratis da questo sito la “Guida Breve all’Amministratore di Sostegno

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26 Comments

  1. Sto approfondendo, insieme con amici, il tema del testamento biologico. Anche sulla base di esperienze vissute, ritengo che la volontà del testatore possa essere espressa in linea di massima; che difficilmente risulti esaustiva rispetto ai casi concreti di malattia, nè possa tener conto dell’evoluzione dei mezzi terapeutici. Ritengo fondamentale che essa volontà sia interpretata nei casi concreti da una persona di fiducia, che ne abbia discusso con il testatore. Il codice di deontologia medica (art. 37) riconosce a questo effetto una competenza specifica dell’amministratore di sostegno. su questo argomento avete informazioni, documentazione, idee ?
    Aggiungo ancora che sarebbe utile -come elemento di certezza ma sopratutto di reperibilità del documento- una centrale unica nazionale di deposito dei testamenti biologici. che ne pensate ? La vostra associazione potrebbe farsi carico di questa funzione ?
    Grazie

  2. Grazie per l’interessante proposta, anche se esce dal percorso che stiamo vivendo. Ci riflettiamo e poi vediamo se vi sono sinergie utili.
    Staff.

  3. Buonasera, mia sorella disabile ha avuto un ads avvocato (nominato dal giudice) che per i mesi del suo mandato si è comportato malissimo, non ha mai conosciuto mia sorella, non le mai parlato, facendosi negare al telefono, le ha dato i soldi della pensione dopo sei mesi dal suo incarico fino a che siamo riuscite a chiedere la revoca dell’ads e siamo arrivate alla nomina di un ads volontario che finalmente è riuscita ad istaurare un rapporto di fiducia con mia sorella. Nel frattempo questo ads precedente ha chiesto un ?equo indennizzo di 1300 euro e il giudice ne ha autorizzato 1000. Può mia sorella chiedere, prima di pagare, la motivazione di questo indennizzo, e al limite impugnare questa decisione del giudice? Vi assicuro che l’ads è stato compèletamente negligente, tanto che mia sorella ha depositato anche una denuncia ai carabinieri, perchè non avendo la sua pensione per mesi aveva paura di essere truffata. Chiaramente in questi mesi i soldi sono stati anticipati da me, ma restituiti solo in parte. Ci possiamo rivolgere a qualcuno per avere giustizia?

  4. Gentile Francesca, ho pubblicato proprio oggi un esempio di reclamo alla corte in avversione a provevdimenti del giudice tutelare.
    Per miglior dettaglio in materia di ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

    Speriamo di esserle stati di aiuto e per darci il suo sostegno le chiediamo di cliccare su mi piace sulla pagina facebook di https://www.amministratoridisostegno.com che trova qui: http://www.facebook.com/amministratoredisostegno
    Grazie mille.
    Cordialità.

    Paola
    Staff Associazione AMMINISTRATORIDISOSTEGNO.COM

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  5. Gentile Staff,
    mio padre, ottantatreenne, è affetto da turbe della personalità piuttosto forti ma rifiuta di farsi visitare. Al tempo stesso si ostina a tener fuori da ogni possibilità di controllo l’attività commerciale a lui intestata, che sta conducendo al fallimento. Purtroppo la sua visione delle cose è diventata del tutto inadeguata, ma non riesco a farglielo capire. Per intenderci, è come se si volesse tenere aperto ai giorni nostri un negozio di macchine da scrivere dicendo che nulla funziona meglio di loro: sono robuste, non consumano elettricità, basta saper scrivere per usarle e via dicendo. Dice che vuole “morire da padrone”, ma nel frattempo la posizione debitoria che si sta producendo con le banche spezza il sonno e vedo in serissimo pericolo l’integrità della proprietà. E’ possibile immaginare di chiedere l’AdS, anche se già immagino che lui la rifiuterebbe? Vorrei poter limitare la cosa al semplice controllo dell’amministrazione, pur lasciando a lui ogni beneficio economico; lo scopo principale sarebbe il tentativo di non distruggere la proprietà faticosissimamente acquisita anche e soprattutto grazie al lavoro che ho fatto io nella sua ditta negli anni scorsi. Oppure bisogna assistere alla perdita di tutto senza poter fare nulla?
    La ringrazio molto e le auguro buon lavoro.
    I più cordiali saluti.
    Mario

  6. Gentile Mario,
    mi pare che non vi siano condizioni di debolezza che portino a richiedere un’ADS. Attesa l’opposizione certa del genitore, sarebbe quanto meno opportuno munirsi di apposita perizia medica per sostenerne una qualche inabilità.
    Veda quindi se è disponibile reperire il frutto di recenti visite mediche magari giustificate anche da esigenze amministrative: patente, licenza di caccia etc. etc.
    Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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    Grazie mille.
    Cordialità.
    Alessandra
    Staff Associazione AMMINISTRATORIDISOSTEGNO.COM

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  7. Sono anche io un amministratore di sostegno è ho trovato molto utile il vostro sito e i vostri consigli…
    Grazie
    V.V.

  8. Buongiorno. Per mia zia 81nne residente a Roma abbiamo inoltrato ricorso presso il tribunale di Roma indicando il nominativo di un AdS. il 1.dicembre2011 questa persona ci scrive che l’udienza per la nomina è stata fissata per il 19.1.2012. Il 13 dicembre ci scrive che avendo lui trovato un altro posto di lavoro in un altra città cito testualmente “sarebbe per me impossibile pensare alla vostra problematica. Oggi son stato in tribunale per sapere cosa fare. La risposta del funzionario è stata quella che mi aspettavo: il ricorso attuale non serve a nulla, perchè lì è indicato il mio nome. Occorrerà che la vostra famiglia ne presenti un altro, indicando un nuovo nome o lasciando che il giudice decida per voi. Non ho proceduto con le notifiche proprio perchè sapevo della possibilità che mi si stava presentando e non volevo dar luogo a un procedimento che in fin dei conti sarebbe risultato vano”.Avendo buttato 6 mesi di attesa da luglio (data del ricorso) cosa possiamo fare?Possiamo p.es. presentarci ugualmente il 19.1 o significa che la persona non ha ritirato le notifiche e il procedimento è decaduto? Grazie per una veloce risposta (scrivo da Milano dove vivono attualmente tutti i parenti della zia nubile ” sorella 83nne e nipoti figli di fratelli e sorelle)

  9. Gentile Lucia,
    temo che l’udienza che si terrà il 19 non sarà utile ad alcunchè in mancanza di notifica alle eprsone interessate ed indicate in decreto. presentatevi e chiedete termine per notificare indicando altresì un nuovo nominativo per l’ADS.

    Per meglio comprendere l’istituto, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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  10. Buongiorno,
    ho in corso un’istanza per essere nominato amministratore di sostegno di mia madre. Ho dovuto inoltrarla tramite un avvocato, perché a quanto pare presso il Tribunale di competenza non è possibile fare diversamente. Il legale mi ha preannunciato una richiesta di 3000 Euro, scesi poi a 500 dopo le mie rimostranze per via telefonica. Vi pare serio un professionista che si comporta così? Analoga istanza, inoltrata presso il Tribunale di un comune vicino per il tramite del servizio di assistenza sociale, è costata poche decine di Euro per la documentazione necessaria. Com’è possibile una cosa del genere? Per il momento mi guardo bene dal liquidare il legale, ma come posso verificare se la sua richiesta è giustificata? E’ il caso che lo denunci al Consiglio dell’Ordine di competenza?
    Grazie in anticipo per l’attenzione.

  11. Salve, Andrea.
    Se presenta l’istanza da solo sarà sufficiente pagare le marche da bollo. Diversamente se si fa assistere da un avvocato sarà da verificare la complessità dell’incarico e non si può generalizzare a priori.
    Oggi comunque può fare riferimento alla libera contrattazione essendo bvenuto meno il vincolo del tariffario obbligatorio.
    Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio di un legale associato e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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    Paola
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  12. Avrei bisogno di sapere se c’è la possibilità di recedere dalla nomina di amministratore.Ne avevo fatto richiesta per vendere la casa di mia mamma,affetta da demenza,su consiglio del notaio che seguiva la coppia interessata all acquisto.Ma dopo più di in anno a mille carte nonché costi,i signori hanno rinunciato.

  13. Gentile Mariarosa,
    mi spiace ma si può solo chiedere la sostituzione dell’ADS e non si può semplicemente recedere.

    L’amministratore di sostegno non è tenuto a continuare l’incarico ove sopravvenga un motivo di incompatibilità o di dispensa (l’età superiore a 65 anni, più di tre figli, l’esercizio di altra amministrazione di sostegno, l’impedimento alle funzioni dovuto ad infermità permanente). Il Giudice Tutelare può sempre esonerare l’amministratore dall’ufficio, qualora l’esercizio dello stesso risulti eccessivamente gravoso e quando vi sia la possibilità una sostituzione, come pure nell’ipotesi in cui il gestore si dimostri inadeguato all’incarico, o inadempiente.

    Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio di un legale associato e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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  14. Salve,io vorrei un chiarimento riguardo una ADS che abbiamo appena fatto per mio padre in quanto non è più in grado di fare le cose giornaliere e si è proposta mia sorella.La mia domanda è:io non avendo più la firma sul c/c cointestato può lei (mia sorella) prendere o fare assegni senza dirmelo? Grazie

  15. Gentile Lorella,
    se la sorella è stata nominata ADS è l’unica a poter operare sul conto del beneficiario nei limiti dei poteri assegnatile dal Giudice Tutelare.

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  16. avevo un contratto di badante dal dicembre 2012 con un anziano che vive con me .
    Purtroppo i nipoti dopo aver acconsentito a questa stipula (erano presenti anche loro) hanno voluto un amministratore di sostegno il quale non mi ha piu’ pagato niente (stipendio e contributi) dicendo che il cotratto non è stato convalidato dal giudice .
    è possibile? (io ho perso 2 anni di stipendio e contributi)
    grazie

  17. Gentile Angelo,
    il Giudice può decidere di non far proseguire il rapporto, ma Lei ha diritto di vedere tutelata la sua poszione come per ogni lavoratore dipendente. L’ADS non può andare contra legem. Si rivolga ad un avvocato del lavoro e si faccia tutelare con il recupero dei suoi crediti.

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  18. Il primo incarico è alquanto complesso, anche su ammissione del Giudice Tutelare, ma quel che mi sconvolge è l’assoluta indifferenza dei servizi sociali e comunali. Io sto spendendo soldi (benzina, telefonate, tempo) che forse mi verranno rimborsati solo in parte fra un anno, tempo prezioso essendo un libero professionista (e questo tempo non è recuperabile) mentre chi è stipendiato dallo Stato per seguire determinati casi si limita a presentare il ricorso per la nomina dell’ads e poi chi s’è visto s’è visto.
    Ritengo che sarebbe necessario regolamentare in modo più serio quest’istituto e definire in maniera chiara e precisa le responsabilità di tutti.
    L’ads non è una forma coatta di volontariato e beneficenza.

  19. Gentile Serena,
    le sue parole purtroppo sono la vita di molti. E’ quindi giusto darne informazione e testimonianza come vogliamo fare con il nostro sito..

    Per miglior dettaglio sull’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio di un legale associato e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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  20. La sorella del mio compagno è affetta da sindrome bipolare. Si è riempita di debiti, comprando a destra e a manca. Lavora in una società ed è regolarmente assunta. Ora con la morte di sua madre, è rimasto solo il fratello che non vuole l’amministratore di sostegno, mentre io ritengo che sia giusto che abbia una persona che la segua ora che la casa sarà divisa al 50% tra i due fratelli. Quello che temo è che non onorando i debiti il 50% della casa possa essere in futuro pignorato. Come si può fare? Anche una persona esterna può richiedere l’amministratore di sostegno per controllare il suo c/c e i suoi pagamenti? Cordialmente

  21. Gentile Raffa,
    l’ADS può essere richiesto dai familiari o dai servizi sociali.

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  22. Salve,
    sono la figlia di un padre di 67 anni, alcolista da circa 30 anni, con diagnosi di sindrome di Wernicke dal 2011 (forma di demenza con amnesie e confabulazioni).
    Io e mia sorella ci troviamo in un vicolo cieco, data anche la sua scarsa volontà di farsi curare e di farsi aiutare. Purtroppo la situazione sta diventando insostenibile.
    Secondo voi c’è la possibilità, senza altra certificazione medica a supporto (vista la sua scarsa collaborazione), di ottenere un amministratore di sostegno?
    Potrebbe essere una persona estranea alla famiglia dato che mio padre è separato (la sua ex moglie, cioè mia madre, tra l’altro è invalida), è orfano e quindi senza famiglia di origine, e come parenti ha solo me e mia sorella (con due bambini da accudire)?
    Infine, è possibile che per una persona con questa situazione il giudice tutelare disponga delle cure obbligatorie (es. ricovero in casa di cura)?
    Grazie mille per tutte le informazioni che potrete darmi.

  23. Gentile Ilaria,
    per la nomina di DAS è sufficiente una certificazione che attesti lo stato psicofisico del beneficiario. Può anche essere poi disposta consulenza tecnica da parte del giudice a mezzo specialista medico di sua fiducia.
    In caso di conflitto nella scelta dell’ADS viene sempre individuato un ADS esterno.
    Su indicazione di apposita consulenza medica può essere disposto percorso terapeutico coattivo.

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  24. Salve,
    mio marito è stato tutore di una persona disabile per circa 20 anni, senza chiedere mai niente ora è deceduto; purtroppo, pare che dai dai conti di bilancio ci risultano degli errori.
    Chi risponde della somma mancante?
    E’ possibile chiedere ora la quota spettante al tutore?
    Grazie mille.
    Carmela.

  25. Gentile Carmela,
    da quello che mi dice trattasi di interdizione e non di ADS. In ogni caso se il tutore ha commesso degli illeciti ne risponderà nei termini dell’ordinaria prescrizione.
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    Paola
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