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SULL’AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO
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Oggi hai lo strumento adatto per affrontare al meglio quei difficili momenti. La riforma dell’Amministrazione di Sostegno, anche con l’ausilio del patrocinio a spese dello Stato, Ti permette di prepararti agli imprevisti della vita senza perdere il controllo di quanto accade attorno a Te.
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Hai così la possibilità di scaricare un PDF di 66 pagine con tutto quello che Ti serve sull’Amministrazione di Sostegno, anche con i riferimenti al gratuito patrocinio.
Avrai così a disposizione anche una serie di utili informazioni, il facsimile di ricorso, riferimenti normativi oltre a utili suggerimenti tecnici per orientarti da subito in quei momenti particolari e non perdere tempo ed opportunità.
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In 66 pagine e 7 Sezioni trovi riassunti i principi della disciplina dell’Amministratore di Sostegno e gli strumenti indispensabili per gestirti in quei frangenti. Trovi anche un esempio di ricorso per la nomina dell’Amministratore di Sostegno e, in appendice, il testo integrale della riforma. Questo manuale ha già aiutato molte persone e Ti tornerà davvero utile!
Non aspettare perchè:
Avv. Alberto Vigani
Consulente del Lavoro e Avvocato specializzato in Diritto del Lavoro ed in Procedure Arbitrali in Venezia, è co-fondatore della Camera Arbitrale della Venezia Orientale. È iscritto agli “elenchi degli avvocati abilitati al Patrocinio a spese dello Stato dell’Ordine degli Avvocati di Venezia”. È anche il segretario della Camera Avvocati di San Donà di Piave e il redattore di www.amministratoridisostegno.com, dove scrive in materia di ADS e questioni connesse.
PER SAPERNE DI PIU’ SULL’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO, ORA GUARDA LA VIDEOGUIDA NELL’INTERVISTA QUI SOTTO
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Gent.mo staff,
le scrivo in quanto mi trovo in una situazione comune a molti italiani.
Sono nipote unico di un nonno di 97 anni, vedovo da 5, che è assistito da due badanti ucraine cinquantenni.
Io da anni mi occupo di tutte le incombenze pratiche (ho anche la delega alla banca con firma sugli assegni) in quanto mio nonno ha bisogno di assistenza continua per camminare, uscire e andare al bagno e non è in grado di svolgere incombenze simili (ha anche subito un paio di truffe in casa con le badanti presenti).
Volevo sapere se per evitare di trovarmi di fronte a fogli firmati con donazioni o peggio a matrimoni “di convenienza” (magari per ottenere il diritto alla reversibilità) potevo tutelare il patrimonio familiare tramite l’istituto dell’amministrazione di sostegno.
Consideri che ha una sola figlia, mia madre, che da quando è rimasta vedova non si segue più di tanto la situazione, anche se sarebbe d’accordo alla mia nomina ad ADS.
Consideri che abbiamo anche fatto la pratica per l’invalidità con accompagno e siamo in attesa di risposta.
Grazie del parere che potrà darmi.
Massimo
Gentile Massimo,
credo che quanto da Lei segnalato possa ben essere rappresentato come il caso tipico dove può essere utilissimo l’Amministratore di Sostegno. La nomina si ha in pochissimi giorni se vi sono appunto tutti i parenti più prossimi che sottoscrivono il ricorso da depositare avanti il Tribunale del lugo di residenza dell’amministrando.
L’incarico non è oneroso e, se lei già svolge quelle attività che sarebbero tipiche dell’amministratore, mi pare che per Lei sia anche opportuno dare corretta veste giuridica al suo operato.
Per miglior dettaglio la rinvio alla Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può appunto scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
Speriamo di esserle stati di aiuto e per darci il suo sostegno le chiediamo di cliccare su mi piace sulla pagina facebook di https://www.amministratoridisostegno.com che trova qui: http://www.facebook.com/amministratoredisostegno
Grazie mille.
Cordialità.
Paola
Staff Associazione AMMINISTRATORIDISOSTEGNO.COM
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Mi trovo nella condizione opposta a quanto previsto dall’ADS: Mia moglie è stata nominata ADS della mamma che ormai ha compiuto i 100 anni e vive con la pensione minima più indennità di accompagnamento (poco più di 1000 euro al mese) coadiuvata da una badante che fino ad oggi ho pagato io. Ha bisogno di assistenza continua ed è affetta da insufficienza renale in trattamento emodialitico trisettimanale. Non riusciamo più ad andare avanti economicamente ed il GT non ci da la possibilità di chiedere ai figli un supporto economico (disinteressati da 7 anni)… Come si può amministrare una situazione di questo genere? La badante (per legge) non può prendere meno di 880€ più contributi e competenze varie? devo garantire il pagamento di bollette, generi alimentari, abbigliamento, manutenzione casa, etc.
Credo che abbiamo sbagliato tutto nel chiedere l’amministrazione di Sostegno.
E’ gradito un suo suggerimento e cordialmente, ringraziando per la guida interessantissima (che ho scaricato) invio i miei migliori saluti.
Giorgio
Gentile Giorgio,
la ringrazio tantissimo per le sue parole. Purtroppo sono solo un avvocato che conosce la materia da un punto di vista giuridico e mi trovo in difficoltà a consigliarla su come ottimizzare le finanze di una persona con una disabilità di fatto, causata dalla fortunata età avanzata. Dovrebbe informarsi presso gli enti locali della sua area per verificare che forme di supporto sono previsti dal contesto socio previdenziale di riferimento: mi viene riferito ad esempio che alcune provincie eroghino un assegno di assistenza ulteriore all’indennità di accompagnamento.
Ad ogni modo non vedo perchè l’ADS possa essere di ostacolo. Essendo gestito in famiglia non porta a costi maggiori e corrisponde alle necessità di formalizzare correttamente in rapporti in essere.
L’ADS è quindi un’opportunità e non un gravame.
Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio di un legale associato e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Paola
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Caro avvocato,
l’assistenza sociale ha presentato domanda per nomina di Ads a mia nonna di 95 anni. Lei è benestante e vive a milano mentre mia madre a Roma, ed è l’unica possibile erede.
Può il giudice nominare amministratore di sostegno gli stessi operatori dell’assistenza sociale invece degli eredi?
Grazie per ogni aiuto.
Vive cordialità.
Giulio
Gentile Giulio, salve.
Il Giudice Tutelare, non può nominare gli operatori dei servizi che hanno in cura sua nonna, ma spesso accade che vengano nominati altri operatori del medesimo servizio sociale. Ciò dipende da una valutazione discrezionale del Giudice e non vi è un orientamento uniforme. In ogni caso la scelta di nominare un estraneo è del tutto dipendente dall’impossibilità di nominare un familiare disponibile: le segnalo che mi è capitato di vedere un beneficiato residente a Jesolo (Venezia) ed una figlia nominata Amministratore di sostegno pur essendo residente a Reggio Valabria.
Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio di un legale associato e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Paola
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Gentile Avv.to,
purtroppo la beneficiata è deceduta in questi giorni. Si trattava di mia madre di cui ero Amministratore di Sostegno. Immagino che dovrò comunicarlo al Tribunale. Come procede adesso il Tribunale ?
Potrò svolgere la funzione di AdS per le ultime incombenze legate alla gestione del c/c per il pagamento della spettanze della Badante, per le spese funerarie, ecc. ?
Le preciso che mia madre non ha null’altro oltre alla pensione e all’Indennità di accompagnamento.
Grazie per la sua risposta
Luisa
Gentile Luisa, salve.
Ho letto il suo quesito e la ringrazio perchè mi da l’occasione di affrontare una questione molto diffusa, ovvero cosa accade alla morte del beneficiato e cosa deve e cosa può fare l’amministratore di sostegno.
In realtà il fatto che sfugge ai più è che l’istituto cessa di svolgere la sua funzione con la morte del beneficiato ed in tal momento si estingue anche l’amministrazione di sostegno. Ogni atto successivo in gestione del patrimonio del defunto diventa onere e diritto dei suoi eredi, ma dopo l’accettazione dell’eredità.
L’amministratore di sostegno deve solo compiere un ultimo atto: redigere e depositare alla valutazione del giudice la sua ultima relazione (che consterà di quanto occorso dal momento della sua nomina o dalla successiva ultima relazione annuale).
Riporto di seguito un esempio:
Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio di un legale associato e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Grazie mille.
Cordialità.
Paola
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Grazie di tutti i consigli, molto utili.
Vorrei sapere se chiedendo l’ADS per me medesimo posso specificarne la durata, es:18 mesi, 24 mesi etc., precisao che non sono affetto da menomazioni fisiche o psichiche, sono un alcolista. Attualmente sono ospite di una Struttura dell’Opera Padre Marella dove mi hanno quasi imposto questa richiesta dell’ADS per impedirmi, accumulando i soldi del mio stipendio, di potermene andare es. fra 18 mesi. Grazie.
Giovanni.
Gentile Giovanni, grazie dei complimenti.
In relazione del suo quesito le significo che nel decreto di nomina dell’ADS sono riportate:
Speriamo di esserle stata utile.
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Paola
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Salve,
approfitto della vostra disponibilità per chiedere uun consiglio.
Mia madre è affetta da un Parkinson degenerativo alla testa. Vivo lontano dai miei, e, per aiutare anche mio padre, ho deciso di portarli a vivere con me in una casa più grande. Abbiamo messo in vendita casa dei miei genitori e dopo aver stipulato il compromesso, ci siamo scontrati con i notai che non possono concedere una procura di vendita a nome suo. Non essendo più in grado di badare a se stessa ci hanno consigliato Ads.
Volevo conoscere tempi e i limiti di applicazione, per non incorrere nella tutela legale che mi dicono risolversi in tempi lunghi e indefiniti.
A fine aprile è fissato il rogito e mi sembrerebbe assurdo perdere i soldi della caparra per un cavillo legale.
Grazie.
Gentile Carlo, salve.
Se la situazione clinica di sua madre non la rende più capace di intendere e di volere è comprensibile che i notai non la ritengano in gardo di esprimere la sua volontà in un atto di compravendita, e ciò a pena di nullità dell’atto.
La richiesta di nomina di un amministratore di sostegno può vedere l’udienza fissata nell’arco di un mese con l’incardinamento dell’amministrazione nel giro dei pochi giorni successivi, salvo che non visiano opposizioni o problemi di notifiche ed accettazioni dell’incarico.
La successiva autorizzazione alla vednita dell’immobile potrebbe portare via altri due o tre mesi tenuto conto che ci si deve munire di apposita perizia che documenti la congruità del valore dell’immobile e, se questo è pervenuto per successione, anche della autorizzazione del tribunale collegiale.
Lo stesso atto deve poi essere autorizzato dal Giudice Tutelare (o deve essere da questo espresso parere favorevole nel caso di autorizzazione collegiale) e deve pure essere autrizzato il reimpiego delle somme per l’acquisto di un nuovo immobile.
Potrebbe essere eprciò più opportuno chiedere ogni autorizzazione contestualmente al ricorso per la nomina di ADS.
Concludendo, mi pare davvero arduo pensare che il percorso giudiziale possa concludersi certamente entro aprile.
Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Paola
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Salve,
ho linkato la vostra interessante guida nel mio blog, che si occupa anche di sociale.
Buon lavoro
http://ilcovodijack.blogspot.com/2011/02/53-alzi-la-mano-chi-conosce.html
Salve. Vorrei avere rassicurazioni per una mia amica a cui è stato detto che richiedendo l’Amministratore di Sostegno per il figlio, in cura per problemi psichici, lo avrebbe fatto interdire, cosa che non mi sembra emergere dalle mie letture sull’argomento.
Grazie per la vostra attenzione.
Maria Flavia
Gentile Maria Flavia,
non posso che riportarmi a quanto descritto diffusamente nella Guida Breve all’amministrazione di Sostegno e confermare la totale distinzione fra ADS e interdizione: anzi, l’amministrazione di sostegno è stata concepita appositamente per tutti quei casi in cui l’interdizione era ritenuta uno strumento inadeguato per la sua portata impattante sulal vita del soggetto.
Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Paola
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Grazie mille per l’apprezzamento ed il link.
Staff
Gentile associazione,
mia moglie e stata nominata ammnistratore di sostegno di una sua vecchia amica puo la stessa nominarla erede dopo la sua morte. Distintamente.
Gentile Giovanni,
come ho scritto in altri commenti, é necessario verificare capacitá di intendere e di volere del beneficiato. In difetto di piena capacitá di esprimer la propria volontà non si può ritenere che vi sia la capacita di testare.
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Paola
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buongiorno.
mi chiamo Paola Caria
sono l’amministratrice di sostegno di mia madre da circa un mese. Vorrei sapere come posso fare nel gestire il conto postale di mia madre in modo legale ,purtoppo affetta da alzheimer ; se posso gestirlo e come?? . Qui nella mia citta’, Alghero,ho riscontrato molte difficolta’.
Grazie per l’attenzione.
Gentile Paola,
produca all’ufficio postale il suo decreto di nomina o si faccia autorizzare espressamente dal magistrato.
Per miglior dettaglio in materia di ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Grazie mille.
Cordialità.
Alessandra
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Buongiorno, ho apprezzato molto tutte le informazioni che ho trovato sulla guida e sulle risposte ai commenti degli altri utenti,e ringrazio per questo, ma vorrei chiedere alcuni chiarimenti, se possibile;
-Una persona non interdetta ma affetta da Parkinson, non in grado di assolvere le funzioni quotidiane,(badante 24h su 24), può usufruire della nomina dell’ADS, oppure c’è la possibilità che il giudice ritenga più opportuno l’interdizione?
-Se la persona interessata ha come parenti più prossimi due figli, uno dei due può richiedere la nomina dell’ADS, anche se l’altro non è d’accordo?
-Le limitazioni alle azioni dell’ADS, sono decise univocamente dal giudice tutelare o in accordo dello stesso con le disposizioni dei parenti più prossimi?
Grazie per l’attenzione,
Cordiali Saluti,
Luisa
Gentile Luisa.
a domande precise, risposte precise:
– la scelta di nominare o meno un ADS sta al magistrato; al più può respingerla ma non convertirla in altro. Di solito vengono concesse quasi sempre, ma è vero che in certi tribunali (ad es. Padova) se ne fa un uso restrittivo;
– in caso di conflitto fra i congiunti il magistrato provevde nominando un ADS esterno, non negando l’ADS che è gisutificato da elementi oggettivi e non dal consenso dei parenti;
– i poteri del’ADS sono decisi esclusivamente dal magistrato, ove possibile in coerenza con quanto chiesto in ricorso e dal beneficiato medesimo.
Spero di esser stato sintetico.
Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Complimenti per la guida e per la chiarezza delle informazione, vorrei sapere se l'amministratore di sostegno può delegare con procura notarile un altra persona che compia il suo ufficio in sua vece.
Grazie
Gentile Salvatore,
la domanda è attuale e ci arrivata anche per mail. Merita una risposta chiara: ASSOLUTAMENTE NO!
Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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gentile Associazione, da due anni mia madre è venuta a vivere con me perchè le è stato diagnosticato l'alzheimer. Siamo tre figli, uno vive negli U.S.A, l'altra da piu di quattro anni è tornata a vivere nella ns città e insegna e abita a trenta km da noi ma si è sempre disinteressata di mia madre con la media di quattro visite l'anno. Fino ad ora nn ho ritenuto necessario fare le pratiche per l'ADS visto che da quasi vent'anni ho la cointestazione disgiunta del conto di mia madre. L'altro giorno però ho scoperto che mia sorella è andata a mia insaputa con mia madre in banca per fare la cointestazione del conto e nn gliel'hanno ovviamente permesso.Preciso che mia madre percepisce 2000 euro di pensione e che fino ad ora mi sono presa 700 euro per la contribuzione alle spese,vitto , medicine e integratori nonchè panni (perchè attendo ancora risposta per accompagnamento) e mantenimento gatto di mia madre. Mia sorella sostiene che é troppo e pretende la cointestazione del conto. Preciso che fino ad ora io nn ho lavorato perchè, avendo un bimba che ora fa tre anni e mia madre in quelle condizioni e nn avendo alcun aiuto, la mia vita è stata davvero difficile! Mi chiedo a questo punto, visto la situazxione, se nn ho diritto a prendere anche un rimborso per le mie spese ed il mio tempo! Vorrei capire quali sono i miei diritti e se posso per legge imporle di prendersi cura con una certa periodicià di mia madre, incluse visite mediche etc. per consentire anche a me di allegerirmi delle incombenze. Fino ad ora ho avuto solo un paio di assistenti per due ore al giorno ma il tutto è durato tre mesi.. alla fine ho lasciato perdere per cercare di fare economia e sperando di potercela fareda sola. mia sorella vorrebbe fare l'ADS e preme per la cointestazione .. Come devo comportarmi? la ringrazio anticipatamente.
Gentile Cinzia.
faccia lei la richiesta di ADS e si proponga quale amministratrice vista la convivenza. Segnali Le sue spese e chieda al giudice di poter spendere 900 euro al mese utilizzando personale esterno. Le piace come provocazione??
In alternativa segnali di non esser in grado di far fronte alla gestione del badantato.
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Salve, sono un avvocato e seguo con molto interesse il vostro sito.
Mi sto occupando di revoca dell’AdS e mi sorge un dubbio.
Se è l’amministrato a volere la revoca, in contrasto con l’AdS, può l’amministrato conferire mandato a un legale?
Grazie mille.
Silvestro Liguori
Gentile collega, la domanda è di spunto critico: se taluno è assogettato ad ADs potrebbe non essere più nelle condizioni di poter validamente conferire mandato ad un legale. Per questo io mi sentirei di rispodenrle positivamente vincolando la possibilità di ricevere il madato all’effettiva capacità di intendere e volere del beneficiato. In effetti l’ADS non è come l’interdizione e quindi vi possono essere miriadi di casi in cui l’avvio della procedura era del tutto non influenzata dalle condzioni mentali del soggetto, o queste non erano permanenti ed irreversibili. Sul punto potrebbe essere di soluzione persino lo stesso decreto di nomina e definizione dei poteri dell’amministratore di sostegno.
Quindi direi di valutare caso per caso. Condivide?
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Egregio Avvocato,
condivido la riflessione. Tuttavia, quanto al fatto che l’ADS non è come l’interdizione, mi sento di affermare che – seppur non sia questa l’intenzione della legge – la prassi ha creato un “mostro”. I decreti di nomina che attribuiscono i poteri agli ADS sono quasi sempre standard e nella maggior parte dei casi la persona sottoposta ad ADS è un morto civile essendogli precluso – invero nel suo interesse – ogni atto, anche il più semplice afferente alla vita quotidiana. Rovesciando il punto di vista, ciò che sembrano obblighi nei confronti dell’ADS diventano una gabbia per l’amministrato.
La ringrazio in anticipo se vorrà espormi il Suo punto di vista.
Spett.le Ass.
ho un quesito molto pratico da rivolgere alla sua attenzione.
Nel caso di beneficiario di amministrazione di sostegno (si tratta di persona affetta da alzaimer, quindi incapace), rappresentato dall’amministratore per ogni atto di straordinaria amministrazione, che deve ricevere una somma consistente (ipotizziamo 10.000€), chi deve essere intestatario dell’assegno?
L’amministratore di sostegno o il beneficiario?
Chi effetuerà la girata all’incasso?
Mi viene da pensare l’amministratore, ma vorrei tanto il suo parere.
La ringrazio infitamente fin da ora.
Eva
Gentile Eva,
l’Amministratore di Sostegno non è il sostituto del beneficiato, che conserva la sua soggettività e la sua capacità di agire, e quindi mi verrebbe da dirle che deve essere questo il destinatario, anche affinchè lo stesso assegno possa essere versato nel conto corrente che il soggetto sottoposto ad ADS avrà a suo nome, ma con firma dell’Amministratore. Pertanto, il versamento e la girata saranno di quest’ultimo.
Ad ogni buon conto, in caso di possibili dubbi per contrasti con la prassi del tribunale di riferimento, io consiglierei sempre di fare una semplice istanza con richiesta di istruzioni al Giudice Tutelare.
Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Gentile avvocato Liquori,
l’esperienza di questi anni mi dice che si vede di tutto un pò. Ci sono casi routinari e fattispecie particolari ed uniche. I magistrati hanno comportamenti del tutto altalenanti e si passa dall’eccelso allo standardizzato, quest’0ultimo magari senza motivazione che lo giustifichi.
Quello che riterrei purtroppo il comune denominatore è la totale carenza di controlli effettivi sulla condotta degli amministratori nominati: la relazione annuale non consente certo un monitoriggio reale. Si passa perciò dai virtuosismi del volontariato fedele alle mediocrità del disinteresse o dell’approffittamento.
La legge istitutiva avrebbe dovuto almeno prevedere qualcosa per verificare davvero e periodicamente il compiuto, anche con un percorso formativo per gli ADS. Ma questo, come sappiamo non c’è. E per questo esiste anche questo blog che ha cercato di rispondere ad un’esigenza sentita da molti e segnalata da tanti.
La ringrazio per il suo intervento e la invito a tornare a scriverci la sua opinione su qualche passaggio che ritenga di interesse.
Vive cordialità.
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Salve, sono ADS di mia madre e volevo sapere in quali sanzioni si incorre se non si presenta il rendiconto annuale.
Grazie.
Gentile Angela,
in difetto di deposito della relazione vi potrà essere motivo di revoca e sostituzione dell’ADS. Se poi risulteranno ammanchi nel patrimonio del beneficiato vi potranno essere quale conseguenza un’azione per l’accertamento della correlata responsabilità civile e per il risarcimento del danno. In quest’ultimo caso vi possono essere anche alcune responsabilità penalmente rilevanti.
Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Grazie mille.
Cordialità.
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Buongiorno
essendo stata nominata ads di mia madre, affetta da demenza, cointestataria di un conto corrente con suo marito, lucido di mente, non vorrei entrare nella gestione del conto corrente che mio padre gestisce correttamente e su cui non vuole ingerenze; posso delimitare con il giudice il mio campo di intervento alla vendita di un immobile? altrimenti posso permettere che mio padre chiuda il conto corrente cointestato e ne apra uno solo a suo nome? mia madre non percepisce alcun reddito.
Grazie e complimenti per l’ottimo servizio che mi ha finora permesso di svolgere le pratiche in autonomia.
Distintamente.
Maria
Gentile Maria,
temo che il conto corrente cointestato veda una presunzione di comunione di quanto ivi depositato e quindi la metà dell’importo attivo sarebbe di sua madre. Dovrebbe perciò essere assoggettato alla gestione amministrativa della procedura. Se però non è stato inventariato, e se lei sapesse che le somme ivi depositate sono solo di suo padre (per provenienza e pertinenza), sarebbe opportuno che Lui lo chiudesse con il suo non intervento per poi aprirne solo uno a suo nome.
Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Buongiorno,
ottenuto dopo 7 mesi il decreto di nomina ads per mia mamma mi reco in banca per poter finalmente svincolare l’eredità della sorella di mia madre deceduta il 24.01.2011.
La banca non accetta il decreto perchè nell’elenco dei poteri non è specificato questo
aspetto. Sono mortificata perchè ci sono altre due eredi (mie cugine) che non possono
accedere alla loro quota ereditaria a causa di questo pasticcio. Devo tornare dal Giudice? chiedere di implementare il decreto di nomina? Insomma cosa devo fare?
Grazie per l’aiuto. Cordialmente.
Gentile Antonella,
credo che Lei intenda di voler sottoscrivere l’atto notorio inerente la successione della sorella di sua madre. Se così è credo che non sia necessario alcun tipo di implementazione dei suoi poteri. Fa parte della sua funzione. Diverso è disporre dei proventi di tale successione, per la quota di interesse, senza provvedimento del giudice.
Al più potrà sottoscrivere l’atto notorio e proporre contestuale istanza per poter poi disporre dei detti importi in favore della beneficiata, magari con l’usuale acquisto di titoli di stato.
Per meglio comprendere l’istituto, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Buonasera,
di fatto, da 4 anni sono A.D.S. di mio padre.
Ho venduto casa per andare a vivere da lui per accudirlo assieme alla badante (assunta da 1 anno).ho 2 sorelle che da 2 anni,nonostante appelli e diffide legali) non ne vogliono sapere di collaborare e sostituirmi almeno un giovedì e/o una domenica una volta al mese.
Se formalizzo la richiesta quale ADS posso chiedere al giudice di “obbligare” le mie sorelle a collaborare?
la ringrazio in antico e la saluto cordialmente
Corrado
Gentile Corrado,
di fatto non si può essere Amministratore di Sostegno di alcuno. Si diventa ADS dopo il decreto di nomina e l’accettazione della nomina medesima. Lei, al più, oggi sta accudendo il suo genitore infermo con adempimento degli obblighi filiali. Niente di più.
Se ritiene che le sue sorelle si stiano sottraendo a pari obblighi, potrà far nominare un ADs a suo padre, anche se stesso, e poi far autorizzare questi (appunto anche nella sua persona) a promuovere azione nei confronti delle sorelle da parte del padre per l’assolvimento dell’obbligo alimentare di cui all’art. 433 del codice civile.
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Gentile Dani,
l’Amministrazione di Sostegno cessa con la morte della persona amministrata. Sarà perciò opportuno che Lei si faccia autorizzare dal Giudice.
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Sono appena diventata ADS di una persona sola e senza parenti, 5 giorni dopo la nomina purtroppo è deceduto. Ho organizzato il funerale, volevo sapere se posso pagare la fattura del funerale e di conseguenza presentare il resoconto al giudice oppure devo presentare la fattura al giudice e successivamente pagare la fattura. l’assistente sociale mi dice che posso pagare…mi fido o combino un pasticcio?
Grazie mille.
Dani
Gentile Ivan,
presenti nuova istanza chiedendo, nel caso di gravi motivi, di essere sentito dal Giudice. Per quanto l’inventario Le confermo che è obbligatorio.
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Salve, come erede di familiare sottoposto a ADS ho richiesto copia del fascicolo al Giudice Tutelare che a distanza di 3 mesi non ha ancora autorizzato.Cosa posso fare ?
Volevo anche sapere se l’amministratore di sostegno ha obbligo di inventariare i beni mobile del beneficiato allegandolo a chiusura del rendiconto finale ADS.
Grazie.
Mia mamma (ottantaquattrenne) e’ proprietaria di una casa in vendita.
Lei vive con mia sorella e mio cognato in un altra abitazione .Io non riesco a vedere mia madre da due anni e ritengo sia plagiata da mia stessa sorella.
Possono vendere la casa senza interpellarmi?
Se riusciranno a vendere l’immobile e mia madre avra’ necessita’ di essere accudita dovro comunque occuparmi di lei anche se mia sorella e’ l’unica beneficiaria dei soldi?
Distintamente.
Ottavia
Gentile Ottavia,
l’ADS non è una misura di regolazione ereditaria ante mortem, ma se lei ritiene che sua madre necessiti di un sostegno, può proporre ricorso per la nomina di un ADS anche proponendosi quale candidata.
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Gent. Staff.
abbiamo avviato il ricoso per ottenere ADS per una ns zia che abita sola e, pare, possiede soltanto una casa di proprietà. Poichè nessuno dei parenti possono accollarsi le spese di una eventuale, ma necessaria, sistemazione in una casa di cura, la legge prevede che , di concerto con il giudice tutelare, l’amministratore di sostegno possa ricorrere alla vendita della casa per garantire i costi del ricovero?.
grazie anticipatamente Simonetta.
Gentile Simonetta,
l’ADS può anche reperire i fondi necessari all’assistenza del beneficiato liquidando, previo parere favorevole del giudice tutelare o anche del tribunale collegiale (per i beni ereditari), il patrimonio disponibile. Ciò può essere valutato quando lo richiede l’interesse del soggetto sottoposto a amministrazione di sostegno.
Se questa è la motivazione prioritaria della nomina dell’ADS può essere opportuno indicarla già in sede di ricorso.
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Gentile avvocato,
Io devo acquistare casa da una signora che deve diventare ADS della mamma, a giugno dovrebbe andare dal giudice per avere tutta la documentazione, una volta ricevuta pensa sia possibile fare il rogito in breve tempo oppure ci saranno altri “passi” da fare? La ringrazio anticipatamente!
Gentile Moira,
credo che lei dovrà munirsi di parere favorevole del Giudice Tutelare e, se il bene è ereditario, anche del tribunale collegiale previa perizia della congruità del prezzo.
La possibile vendita è del tutto discrezionale da parte del giudice e potrà essere fatta solo se è nell’interesse della beneficiata.
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