Designazione e revoca dell’amministratore di sostegno da parte del beneficiario

COSA FARE SE SAI CHE DOMANI TI SERVE L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO?

Auto designazione ADS

Lo dice la statistica. A ciascuno di noi può capitare di doversi sottoporre a un intervento chirurgico, o non essere comunque in grado di attendere temporanemente alle proprie cure come si vorrebbe. Che fare?

In questi frangenti la risposta alle proprie domande può essere trovata nell’Amministratore di Sostegno.

Innanzitutto si deve ricordare che la norma di cui al’art. 408 del codice civile prevede la scelta dell’amministratore di sostegno con l’esclusivo riguardo alla cura ed agli interessi della persona del beneficiario.

Designazione e revoca dell’amministratore di sostegno da parte del beneficiario

Per questo motivo, l’amministratore di sostegno può essere designato dallo stesso interessato, in previsione della propria eventuale futura incapacità, mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata. Solo in mancanza di tale nomina, ovvero in presenza di gravi motivi, il giudice tutelare può designare con decreto motivato un amministratore di sostegno diverso.

Nel momento in cui si è grado di prevedere la necessità si può pertanto designare in via anticipata la persona che potrà svolgere la funzione di Amministratore di Sostegno a nostro favore al verificarsi di determinate condizioni.

Seppur la statuizione normativa parifichi tanto la fruibilità di un atto di designazione in scrittura privata autenticata che uno con atto pubblico, la delicatezza della questione fa facilmente comprendere l’opportunità di provvedervi con atto pubblico.

Avv. Alberto Vigani


Al fine di poter organizzare il da farsi, riportiamo di seguito un facismile di atto di designazione:

Atto pubblico di designazione dell’amministratore di sostegno

Repubblica Italiana

Il giorno ……………….. del mese di gennaio dell’anno 2011 nel mio studio sito in San Donà di Piave, in Corso Silvio Trentin, n. 108, è comparso innanzi a me dott. Valeria Terracina, notaio in San Donà di Piave, del Collegio Notarile di Venezia, il sig. ……………….., nato a ……………….. in data ……………….., residente in ……………….., alla via ……………….., n. ……………….., c.f. ……………….. della cui identità personale io notaio sono certo, il quale,

ha designato, a norma dell’art. 408 cod. civ., in previsione della propria eventuale futura incapacità, quale amministratore di sostegno il sig. ……………….. nato a ……………….. il ……………….. e residente in ……………….., via ……………….., n. ………………..

Il presente atto è stato dattiloscritto da persona di mia fiducia con inchiostro indelebile su un foglio di cui occupa circa una pagina ed è stato da me notaio letto al comparente che ha dichiarato di approvarlo e insieme a me lo ha sottoscritto.

firma ………………..
Notaio Valeria Terracina

***

La designazione è chiaramente condizionata alla persistente volontà del designante che può in ogni momento modificare i propri intenti ed indicare altra persona, oppure non designare più alcuno.

Per completezza di illustrazione riportiamo di seguito un esempio di Revoca della Designazione.

***

Atto pubblico di revoca della designazione di amministratore di sostegno
Repubblica Italiana

Il giorno ……………….. del mese di gennaio dell’anno 2011 nel mio studio sito in San Donà di Piave, in Corso Silvio Trentin, n. 108, è comparso innanzi a me dott. Valeria Terracina, notaio in San Donà di Piave, del Collegio Notarile di Venezia, il sig. ……………….., nato a ……………….. in data ……………….., residente in ……………….., alla via ……………….., n. ……………….., c.f. ……………….. della cui identità personale io notaio sono certo, il quale,

ha dichiarato di voler revocare, come in effetti ha revocato, a norma dell’art. 408 cod. civ., la designazione, già disposta, in previsione della propria eventuale futura incapacità, con atto pubblico in data ……………….., di Amministratore di Sostegno del sig. ……………….. nato a ……………….. il ……………….. e residente in ……………….., via ……………….., n. ………………..
Il presente atto è stato dattiloscritto da persona di mia fiducia con inchiostro indelebile su un foglio di cui occupa circa una pagina ed è stato da me notaio letto al comparente che ha dichiarato di approvarlo e insieme a me lo ha sottoscritto.

firma ………………..
Notaio Valeria Terracina

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PER SAPERNE DI PIU’ SULL’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO, ORA GUARDA LA VIDEOGUIDA NELL’INTERVISTA QUI SOTTO

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admin112

View Comments

  • Buongiorno, grazie per tutte le indicazioni, l'unica cosa che non sono riuscita a capire è come e
    quanto viene pagato l'amministratore di sostegno.
    Grazie e Auguri di sereno 2011 a tutti
    Rossana Ornano

  • Gent.mo Avvocato
    vorremmo chiedere la cessazione dell'amministratore di sostegno di nostro zio, che si trova in casa di riposo. I motivi sono soprattutto di natura funzionale, cioè l'amministratore non è molto presente alle esigenze di nostro zio. Siamo noi che di solito provvediamo a dargli i soldi ed il sostegno per le necessità quotidiane. Quindi vorremmo rivolgere, con l'ausilio dell'assistente sociale, una istanza al giudice tutelare per far cessare il suo incarico. Le chiedo gentilmente se può fornirmi una traccia per la compilazione dell'istanza, senza ledere l'onorabilita (sic) dell'amministratore di sostegno.
    Ringraziamo infinitamente.
    Danilo

    • Gentile Danilo,
      quando il beneficiario, l'amministratore di sostegno, il pubblico ministero o taluno dei soggetti di cui all'articolo 406, ritengono che si siano determinati i presupposti per la cessazione
      dell'amministrazione di sostegno, o per la sostituzione dell'amministratore, rivolgono istanza motivata al giudice tutelare. L'istanza e' comunicata al beneficiario ed all'amministratore
      di sostegno. Il giudice tutelare provvede con decreto motivato, acquisite le necessarie informazioni e disposti gli opportuni mezzi istruttori”

      Pertanto:
      – il beneficiario, l’amministratore di sostegno, il pubblico ministero, il coniuge, la persona stabilmente convivente, i parenti entro il quarto grado, gli affini entro il secondo grado, tutore,
      curatore, responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e assistenza della persona possono presentare l’istanza (la richiesta) adeguatamente e opportunamente motivata al Giudice tutelare per la cessazione dell’amministrazione di sostegno o per la sostituzione dell’amministratore di sostegno.
      – La presentazione di queste istanze presuppone sempre l’informazione, con riguardo alle stesse, del beneficiario e dell’amministratore di sostegno.
      – Il Giudice Tutelare decide in merito a queste istanze con un decreto motivato, assumendo prima tutte le informazioni necessarie e disponendo adeguati mezzi istruttori e cioè strumenti
      informativi e di prova in grado di consentire una piena comprensione della situazione.

      Mi pare perciò che sia più caso di chiederne la sostitutzione che la revoca, poichè non sono venuti meno i presupposti della nomina.

      Le riporto comunque di seguito un esempio:

      Tribunale di Venezia

      Sezione Distaccata di San Donà di Piave

      Istanza per la revoca dell’ amministrazione sostegno
      (ai sensi dell’art. 413 c.c.)

      Ill.mo Sig. Giudice Tutelare,
      lo scrivente sig. ...................., residente in ...................., alla via ...................., nella sua qualità di amministratore di sostegno del sig. ...................., nato a ...................., in data .................... e residente in ...................., alla via ...................., nominato con decreto n. ..................../.................... emesso dalla S.V. Ill.ma in data .....................

      premesso che
      1) si sono oramai determinati i presupposti di legge per la cessazione dell’amministrazione di sostegno in quanto ....................;
      2) l’istante in ragione di quanto innanzi ritiene sussistenti le condizioni per l’applicazione dell’art. 413 c.c.;
      Tanto premesso, l’istante rispettosamente

      chiede
      che la S.V. Ill.ma, letto ed applicato l’art. 413 c.c., Voglia provvedere con decreto motivato, acquisite le necessarie informazioni e disposti i mezzi istruttori ritenuti opportuni, a revocare l’ amministrazione di sostegno di che trattasi disponendone la chiusura.

      Con osservanza.
      Si allega: ....................

      Luogo ..................../Data .................... L’amministratore
      di sostegno ...............

      Depositato in cancelleria oggi ....................
      Il cancelliere ....................

      Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all'Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

      Speriamo di esserle stati di aiuto e per darci il suo sostegno le chiediamo di cliccare su mi piace sulla pagina facebook di https://www.amministratoridisostegno.com che trova qui: http://www.facebook.com/amministratoredisostegno
      Grazie mille.
      Cordialità.

      Paola
      Staff Associazione AMMINISTRATORIDISOSTEGNO.COM

      Puoi seguirci con Avvocatogratis.com anche su TWITTER cliccando QUI

  • Buongiorno avvocato,
    io avrei bisogno di capire come poter fare per il mio caso complicato.
    Ho un fratello di 20 anni con problemi mentali. L'assistente sociale e il medico del cps hanno insistito che lui entrasse in comunita: lui ha detto di sì al momento della proposta ed ero daccordo anch'io; ora pero hanno fatto segnalazione, credo, alla procura per l'amministratore di sostegno e loro vogliono che sia una persona al di fuori della famiglia; l'hanno scritto nel ricorso e io non sono daccordo.
    Come dovrei fare? Abbandonare tutto, cioe i contatti con assistente sociale e cambiare medico a mio fratello?
    Ho letto che anche se l'interessato non si presenta viene nominato comunque l'ADS.
    Grazie mille.
    Susy.

  • Gente.mo Avvocato, sette anni fa mia sorella ebbe un drastico incidente in moto con seguente trauma cranico, due mesi di coma farmacologico e diversi interventi al cranio. Il forte dolore derivante dall'incidente aveva fatto perdere le staffe a nostra madre per cui, essendoci al tempo in ballo interessi economici con il di lei ragazzo decidemmo di farci aiutare da un ads. Si riteneva allora. Che mia sorella dovesse restare un vegetale.

    Dopo anni di cure in Francia invece ora è tornata quasi indipendente se non per qualche residuo di crisi epilettiche e qualche problema comportamentale legato all impatto frontale.la famiglia si comunque ricompattata e mia madre da sempre dedica ogni minuto della sua giornata alla assistenza di duale figlia.

    Il giudice però non vuole più togliere l'ads malgrado le molteplici richieste e ciò sta creando enormi danni alla crescita di mia sorella ed ancora più danni a mia madre che non è tornata libera di investire nelle cure per la figlia.

    Come se non bastasse vengono ordinate visite da specialisti incompetenti da lei designati con carissime parcelle.possibile che non ci sia un modo perché diventi mia madre legalmente responsabile di mia sorella ?
    Ringraziando anticipatamente. Emanuele

  • Gentile Avvocato, anzitutto complimenti per l'ottimo vostro sito sia per il materiale in consultazione, per i contenuti e che per la fattezza dello stesso. Volevo porre un quesito che mi riguarda.
    Sono stato di recente nominato amministratore di sostegno di mamma (genitori anziani verso i 90 anni che comunque di fatto amministro da tempo). Mamma da anni risulta affetta da forma di schizofrenia acuta ed alterna periodi in cui accetta le cure (rari) ad altri che le rifiuta (sempre maggiori) con purtroppo le logiche conseguenze che devono sopportare chi le sta accanto (in particolare papà, che già è infermo per suo conto). L'istituto di igiene mentale che la segue è l'ente che ha caldeggiato la mia nomina a sua tutela, proprio per far sì che le vengano "imposte" in modo dovuto le cure che rifiuta.
    Ora siamo in un momento di situazione "difficile": mamma, da mezzo mese rifiuta la terapia , è nel periodo dei deliri e le ripercussioni su chi le sta vicino, in primis papà e badante, sono decisamente insopportabili.
    Essendo oltretutto fresco di nomina e non conoscente appieno dei miei doveri, mi trovo a dover capire se per quanto conferitomi posso prendere decisioni in suo luogo. La specialista dell'Istituto di igiene mentale mi sollecita a farlo (imposizione forzata della cura o altrimenti ricovero), ma non comprendo se ciò è di mia competenza o se lo debba essere dello stesso Istituto Sanitario o se debba essere avvallato dal Giudice Tutelare. Se poteste essermi di aiuto ve ne sarei molto grato. Grazie. Roberto

  • Salve Staff,
    mia sorella è stata incaricata come tutore di mia mamma che è stata interdetta dietro mia richiesta essendo affetta da halzeimer.
    Tuttavia ora volevo sapere, visto che chiede soldi tra i quali spese bollette ecc. intestate a mia mamma, che lei poi preleva dalla pensione, se oltre che al giudice sia obbligata a rendicontare anche a noi sorelle, in quanto io non conosco e lei non porta a conoscenza, delle varie spese di mia mamma.
    Grazie mille.
    Distintamente.
    Anna Maria

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