L’ADS non è una professione, non è un lavoro, non è un business. Questa premessa è ineludibile.
Ormai perciò tutti sappiamo che non è previsto un compenso per l’attività dell’amministratore di sostegno: infatti, ai sensi del 1° co. dell’art. 411 cod. civ., trova applicazione all’amministrazione di sostegno, l’art. 379 cod. civ. che prevede la disciplina in materia di tutela, così disponendo:
L’ufficio tutelare è gratuito.
Il giudice tutelare tuttavia, considerando l’entità del patrimonio e le difficoltà dell’amministrazione, può assegnare al tutore un’equa indennità.
Può altresì, se particolari circostanze lo richiedono, sentito il pro tutore, autorizzare il tutore a farsi coadiuvare nell’amministrazione, sotto la sua personale responsabilità, da una o più persone stipendiate.
Peratnto, pur affermando la gratuità dell’ufficio, la norma consente al Giudice Tutelare di “assegnare” al tutore, e quindi anche all’amministratore di sostegno, “un’equa indennità”. Perchè si possa ottenere l’emissione del provvedimento atto alla liquidazione di detta apposita indennità è tuttavia necessaria la redazione ed il deposito in cancelleria di specifica ed idonea istanza.
Al fine di consentire la divulgazione di una best practice, ovvero di una prassi ottimale, sul punto l’associazione Amministratoridisostegno.com mette a disposizione un facsimile di “istanza di liquidazione” da utilizzare con le adeguate personalizzazioni per di tutti gli interessati.
Come sempre l’esempio di atto vuole essere uno spunt, un inizio per una successiva elaborazione, e mai un punto di arrivo. Anzi, chiunque voglia contribuire con la propria esperienza, con suggerimenti, consigli o anche solo con casi di studio, è invitato a lasciare i suoi spunti nello spazio sottostante per i commenti.
Avv. Alberto Vigani
TRIBUNALE DI VENEZIA
Al Giudice Tutelare
Reg. A.S. 33/2009 ADS
Ill.mo Signor Giudice,
il sottoscritto avv. PaoloVerdi, A.d.S. di Rossi Monica, nata a S. Donà di Piave (VE) il 10.10.1950 e residente a Jesolo, in via Roma n. 20,
PREMESSO
– che, dalla data dell’ultima liquidazione (30.10.13), lo scrivente ha svolto notevole attività in favore della Beneficiaria, sostenendo spese (per raccomandate, lettere, telefonate, fax, auto, cancelleria, marche, ecc.) indicativamente quantificate in € 350.00;
che ha impiegato considerevole quantità del proprio tempo redigendo istanze, note difensive (C.C.I.A.A, INAIL, INPS, Equitalia, Agenzia Entrate), riscontri ad enti ed istituti nonchè scrivendo lettere a creditori, ad avvocati, al curatore speciale, ecc.;
che, per effetto del 1° co. dell’art. 411 c.c., trova applicazione all’amministrazione di sostegno, l’art. 379 c.c., che pur affermando la gratuità dell’ufficio consente al Giudice Tutelare di “assegnare” al tutore, e quindi anche all’amministratore di sostegno, “un’equa indennità”;
che è opportuno sottolineare che equo indennizzo non significa indennizzo minimo, ma giusto e cioè commisurato all’attività di chi viene investito dell’ufficio, pur in considerazione del patrimonio e delle difficoltà di gestione. L’equa indennità è dunque un’indennità giusta, aderente alla realtà;
che il Giudice potrà, pertanto, assegnare detta indennità, oltre al rimborso delle spese sostenute, considerando l’impegno che l’ufficio ha generato, nonché il fatto che l’occupazione ha distratto l’A.d.S. dalla sua normale attività, anche professionale;
che, nel caso, l’attività svolta dall’A.d.S. è stata particolarmente copiosa, riguardando persona che verosimilmente è stata oggetto di circonvenzione ed è stata posta da “ignoti” ad amministrare un ente in fase di decozione (il Tribunale di Venezia – Sez. Dist. di S. Donà di Piave, con sentenza n. 000/oo, ha annullato, con effetto ex tunc, l’accettazione della carica di amministratore del Consorzio RASPUTIN da parte di M. Rossi, per incapacità naturale della medesima);
- che a seguito degli eventi descritti al punto che precede, ed a una rilevata prodigalità della beneficiata, si è risconrata l’emissione a suo firma di una discreta quantità di assegni privi di provvista che sono stati oggetto di intervento dello scrivente avanti la prefettura con esito completamente favorevole per l’amministrata;
che la Sig.ra Monica Rossi, percepisce la pensione di invalidità civile di € 352,00 mensili, e ha percepito € 4.999,00 di emolumenti arretrati e può contare sull’aiuto dei suoi genitori che provvedono ad ogni sua necessità, e sull’aiuto del marito con il quale è ritornata a convivere, il quale svolge attività di autotrasportatore (padroncino) con consono reddito.
Tutto questo premesso, il sottoscritto svolge cortese
ISTANZA
affinché l’Ill.mo Giudice Tutelare Voglia liquidare in favore dell’A.d.S. per l’attività svolta la somma di € 800,00(di cui € 350,00 per spese sostenute ed € 450,00 come equa indennità per l’impegno profuso ed il tempo dedicato all’ufficio), o altro maggiore o minore importo ritenuto di giustizia, da porre a carico della Signora Rossi e/o della sua famiglia.
Con osservanza.
Eraclea, 05.03.2013
L’A.d.S. di Monica Rossi
Avv. Paolo Verdi
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Salve
Vorrei sapere se l’amministratore al rendiconto annuale al riepilogo delle spese
deve o no allegare le relative fatture-ricevute di spese ordinarie e straordinarie?
Saluti Sergio
Gentile Sergio,non è indispensabile che via una rendicontazione analitica con l’allegazione delle fatture-ricevute. Deve però averle a disposizione se venissero richieste per una verifica. Va fatta salva l’eccezione per le spese minute approvate in via generica per la gestione corrente mensile.
Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio di un legale associato e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Grazie mille.
Cordialità.
Paola
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Salve,
ho già presentato il bilancio annuale con fatture e scontrini vari.Cosa devo scrivere nell’istanza per avere il rimborso di spese cumulate durante l’anno.
Grazie.
Costanza
Gentile Costanza,
presenti un’istanza affinchè vi sia l’autorizzazione al rimborso di quanto anticipato dandone dimostrazione con l’allegazione dei prelievi dal suo conto e delle correlate spese.
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Paola
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Salve Staff,
come Tutore, per ottenere il rimborso del carburante per spostamenti correlati allo svolgimento della tutela il giudice mi ha richiesto il deposito dei relativi giustificativi.
Dato che non è possibile correlare il pieno di carburante con l’attività, in quanto se effettuo un rifornimento di 50 euro non è detto che verranno tutte consumate per l’attività di tutore, è sufficiente indicare i chilometri e le località raggiunte calcolando un rimborso chilometrico con le rispettive tabelle ACI o calcolare i chilometri percorsi e moltiplicarli per il costo al litro ottenendo un costo indicativo del carburante utilizzato per l’attività?
Grazie mille.
Distiti saluti.
Ettore
Gentile Ettore,
la scelta dipende più dalla prassi adotatta dal giudice per la rendicontazione delle spese da liquidare in rimborso. Mi premurerei perciò di chiedere più alla cancellereia, o direttamente al giudice, quale è la strada più adottata. In difetto di prassi, userei le tabelle ACI.
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Paola
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Salve,
devo presentare per la prima volta il rendiconto annuale volevo sapere, dato che come tutore ho sostenuto delle spese straordinarie per facilitare la mobilità del disabile, cioè sostituzione della vasca con doccia.
Ho conservato gli scontrini del materiale ma essi sono senza codice fiscale del beneficiario!
Il giudice me li accetterà? Invece la manodopera è stata fatta da un parente che non ha emesso nessuna ricevuta come dimostrare questi soldi spesi? Inoltre volevo sapere la ragazza vive in un centro ma per circa due mesi è stata a casa; come dimostrare le spese quotidiane sostenute giornalmente in questi due mesi?
Grazie mille.
Francesca
Gentile Francesca,
le spese possono essere forfetizzate nei limiti di quanto usualmente necessario ad una persona (e previsto in decreto di nomina dal GT) e devono essere eventualmente verificabili ex post (come ad esempio per la doccia). Resta comunque sempre preferibile far approvare le spese straordinarie dal giudice tutelare.
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Paola
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Salve,
vorrei sapere come bisogna comportarsi nel caso in cui ADS fa richiesta di indennizzo prmia ancora di aver presentato il rendiconto finale al Giudice Tutelare e se lo poteva fare per legge. Grazie.
Saluti.
Sabrina
Gentile Sabrina,
la norma prevede il solo rimborso delle spese sostenute ed un indennizzo forfetario per quanto sopportato nello svolgimento della funzione.
Non mi pare che si possa quindi parlare di anticipo.
In questo caso si può darne notizia al Giudice Tutelare chiedendo la sostituzione dell’ADS.
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Paola
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Buongiorno sono ADS di mia sorella da diversi anni prima di ora non è Stato necessario dare Consenso per interventi sanitari invasivi ora mi è Stato chiesto di firmare per il Posizionamento della peg per poterla alimentare In maniera continuativa e Somministrare i Farmaci di cui ha Bisogno. Purtroppo questo significa che non potrà più provare il gusto del Cibo e vivere i momenti di Convivialità. Poiché nella sua Malattia, che non e progressiva ma dovuta ad un evento traumatico, ci Sono periodi buoni e periodi Meno Buoni, e nei periodi buoni lei si alimenta abbastanza bene, e dimostra piacere sia nel gustare il cibo che nello stare a contatto Con le altre persone e posizionare la peg significa che non potrà anche in quei periodi stare a tavola con gli altri, io sono molto Combattuta perché nel suo stato Ci sono elementi psicologici evidenti a tutti ho veramente Paura, anche conoscendo le Sue Inclinazioni, che possa esserci un aggravamento. Alla luce di questo Potrei rifiutare questo intervento o richiedere una rivalutazione delle sue condizioni?
Salve, sono ADS di mio marito, e da circa 5 mesi percepisco una somma x, sono venuta a conoscenza di questa legge meno di un anno fa, ma mio marito e’ invalido al 100 in forma molto grave da piu’ di 8 anni.
e’ possibile richiedere gli arretrati da quando lui e’ caduto in questa disgraziata malattia?
grazie,
lieta in una vostra risposta,. distinti saluti
Salve Clotinlde,
può formalizzare domanda al giudice tutelare.
Cordialità.
Paolo Pavoncello
Staff Associazione Amministratori di Sostegno
https://www.amministratoridisostegno.com
Buona sera,
vorrei inviare un’Istanza al Giudice Tutelare di Torino Affinché possa valutare la possibilità di co0nsiderare le spese di carburante da me sostenute per raggiungere due volte la settimana l’abitazione della beneficiaria (mia madre) che abita a 30 km da casa mia. Ho Altresì stampato il percorso ACI da allegare alla richiesta. Mi potrebbe cortesemente fornire informazioni più dettagliate in merito? grazie
cordiali saluti giorgio
Salve,
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Cordialità.
Paolo Pavoncello
Staff Associazione Amministratori di Sostegno