Talvolta accade che l’amministrato di sostegno sia un soggetto che ha ecceduto nelle attività economiche rispetto alla sua residua autonomia o che sia stato oggetto di circonvenzione con l’abuso di alcuni diritti di natura patrimoniale del medesimo.
Per questo, qualora vi siano state conseguenze pregiudizievoli dovute alla negoziazione di assegni senza provvista, è opportuno che l’amministratore di sostegno possa evitare l’aggravarsi della situazione sanzionatoria rappresentando alla Prefettura la non imputabilità del Beneficiario e l’assenza dei presupposti per l’adozione di ogni provvedimento in avversione dello stesso, con la correlata richiesta di annulamento del verbale erroneamente notificato alla sola benficiaria.
Al fine di consentire spunto per la stesura di apposite istanze alla prefettura riportiamo di seguito un esempio.
Alessio A. Staff Amministratoridisostegno.comAvv. Paolo Bianchi
Via Torino n. 52
20123 Milano (VE)
Raccomandata A. R.
On.le
PREFETTURA DI VENEZIA
U.T.G. VENEZIA
UFFICIO DEPENALIZZAZIONE ASSEGNI
Via Cappelletto, 8
Mestre VE
Vs. protocollo n. ASS/5205/06/2
OGGETTO: Violazione di norme depenalizzate art. 33 D. lgs 30/12/1999, n. 507 – Legge 15/12/1990 n. 386 e successive modificazioni
Violazione art. 2 – Emissione di assegni senza provvista.
Ill.mo Signor Prefetto,
il sottoscritto avv. PaoloBianchi, nominato amministratore di sostegno della Sig.ra VerdiLaura, nata a Genova (VE), il 10.10.1960 e residente ad Milano, via Visconti di Modrone n. 20, con provvedimento del 22.11.2011 del G.T. del Tribunale di Venezia (docc. 1-2), svolge in nome e per conto della Beneficiaria la seguente
MEMORIA DIFENSIVA
PREMESSO CHE:
- la Sig.ra LauraVerdi è in cura presso il Centro Salute Mentale dell’U.L.S.S. n. –, di Milano dal 1999, per “psicosi schizofreniforme”ed è seguita anche dal Ser.T. della medesima struttura per dipendenza da sostanze stupefacenti;
- nel mese di ottobre 2003 i sanitari del C.S.M. suddetto hanno segnalato la sua situazione al predetto Giudice Tutelare al fine della nomina urgente di un amministratore di sostegno (doc. 3), poiché “Nonostante il trattamento psicofarmacologico e psicoterapico di sostegno, la Sig.ra Verdi tende a mantenere comportamenti e frequentazioni che la espongono a situazioni di plagio e truffa non essendo lei sempre in grado di valutare la gravità delle conseguenze”;
- dalla documentazione depositata e dalle dichiarazioni che la dott.ssa Anna Urbani, psichiatra del C.S.M., ha reseall’udienza del 10/11/2012 è emerso che l’infermità psichica di cui sopra, unita all’uso di cocaina, fa sì che la Sig.ra Verdipur essendo in grado di attendere alle piccole occupazioni quotidiane, è “…in realtà del tutto incapace di compiere ogni atto che non sia di tipo elementare e di cogliere le possibili conseguenze delle azioni che compie”;
nel corso del suo esame avanti il G.T. la Beneficiaria ha affermato di avere assunto dietro modesto compenso nel 2012 la carica di amministratore unico del consorzio Consip, con sede in Milano, via Savona n. 93;
dunque la Signora Verdi fu indotta a ricoprire un ruolo in seno al consorzio Consip che non avrebbe mai potuto/dovuto ricoprire a causa delle sue gravi condizioni psichiche e del fatto che Lei nulla sa di costruzioni edili e nulla conosce dell’attività concretamente svolta dal citato consorzio, nulla della sua situazione economico-patrimoniale, nulla dei dipendenti, nulla degli affari, ecc.;
- all’esito dell’udienza, verificato lo stato d’infermità psichica che rende la Sig.ra Verdiincapace di provvedere ai propri interessi, l’Ill.mo G.T. dispose la nomina di quest’avvocato ad amministratore di sostegno con compiti d’assistenza sia morale che materiale e con l’incarico “di curare e assistere il beneficiario e di compiere in nome e per conto dello stesso i seguenti atti:
assistere la beneficiaria nel compimento di ogni atto inerente alla sua qualifica di amministratore del consorzio Consip;
assistere la beneficiaria nel compimento degli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione;
provvedere, in nome e per conto della beneficiaria, ad ogni adempimento di natura fiscale.”;
oltre a tutta una serie d’altre incombenze e rendiconti, atteso che la beneficiata può solocompiere gli atti semplici necessari a soddisfare le esigenze della propria vitaquotidiana;
appaiono essersi eclissate le persone che hanno fatto assumere alla Signora Verdi la posizione di c.d. “testa di legno” di un ente che presumibilmente versava già in fase di decozione;
- la situazione di “esposizione” a pericolo della beneficiaria indusse il marito, Signor Franco Gialli, a presentare già nel mese di agosto 2011 un esposto alla Procura della Repubblica nel quale, paventando chela moglie fosse stata oggetto di circonvenzione o di plagio da parte d’ignoti, chiedeva che fossero disposte indagini;
- in seguito al predetto esposto è stato avviato il procedimento penale n. 0000/12 K nei confronti di Consip le cui indagini, dapprima coordinate dal Sost. Proc. della Rep. Dott. Saverio Borelli, ora sono state trasferite al Dott. Di Matteo (e saranno unificate ad altri procedimenti contro Consip) e all’esito delle quali lo scrivente Amministratore si riserva di costituirsi parte civile;
in un colloquio avuto con la signora LauraVerdi(presente la sorella e la madre), la stessa ha riferito di essere stata contattata inizialmente da un tale signor Luca CASADEI e fu lui che le fece la proposta di assumere il ruolo di amministratore e firmare la relativa documentazione e che ogni tanto le telefonava dicendoLe di farsi trovare presso la stazione degli autobus di Agrate ove le faceva sottoscrivere dei documenti di cui tuttavia la Beneficiaria non conosceva né il contenuto né la rilevanza;
riferisce la Beneficiaria (senza precisare da chi), che le fu fatto anche firmare un (o più?) intero blocchetto di assegni in bianco;
- questo consorzio, secondo quanto appare, trovasi ora in fase di decozione (insolvenza desumibile dall’esistenza di posizioni debitorie, impossibilità di operare per incapacità dichiarata dell’amministratore, sfratto dalla sede operativa, dileguamento di fatto di chi vi operava o “vi ruotava attorno”, precedente istanza di fallimento abbandonata per desistenza del creditore, abbandono di documentazione contabile, ecc.) e vi sono diversi creditori che paventano azioni di recupero dei loro crediti rivolgendosi anche alla Beneficiaria;
- il 3 gennaio u.s. lo scrivente chiedeva all’Ill.mo Giudice Tutelare di essere autorizzato a promuovere istanza avanti il Tribunale volta ad ottenere la dichiarazione d’inesistenza o l’annullamento della nomina ad amministratore del consorzio Consip con effetti retroattivi della sig.raLauraVerdi, atteso che la stessa si trovava in stato d’incapacità naturale, ex art. 428 cod. civ.già all’epoca dell’accettazione della carica, dovuta allo stato di minorazione psichica in cui versava per effetto della patologia e della tossicodipendenza preesistenti, che alla stessa deriva grave pregiudizio e che vi è stata malafede di ignoti nel fargli assumere detta carica;
- chiedeva, altresì, al G.T. di valutare l’esistenza dei presupposti per la dichiarazione di fallimento del consorzio Consip e, nel caso, di autorizzare lo scrivente avvocato a richiederlo in nome e per conto della Beneficiaria;
- l’Ill.mo Giudice Tutelare non ha ancora fatto conoscere le sue determinazioni in proposito ed in data 13 aprile lo scrivente ha rinnovato la richiesta di autorizzazione a promuovere domanda di annullamento, ex art. 428 cod. civ., della nomina ad amministratore del Consorzio Consip;
- in ogni caso la signora Laura Verdi non può essere ritenuta responsabile per fatti compiuti in stato di incapacità naturale e, segnatamente, dell’emissione di assegni senza provvista;
- peraltro, alla data di emissione degli assegni n. 3116370496 e 3116368798 tratti su Unicredit Banca di Cinisello Balsamo per cui è stato inviato il verbale da codesta On.le Prefettura era già pendente la procedura per l’Amministrazione di Sostegno della Signora LauraVerdi, a comprova dello stato d’incapacità naturale in cui la stessa già versava;
- a fronte della non imputabilità della Beneficiaria è ipotizzabile, a carico di ignoti oltre al reato di circonvenzione di incapace (643 c.p.) anche quello di falsità in foglio firmato in bianco (art. 486, 489, 640 c.p., ecc.) per avere appunto fatto sottoscrivere un blocchetto di assegni in bianco alla Beneficiaria ed averli in seguito indebitamente riempiti, reati per i quali lo scrivente previa autorizzazione del G.T. si riserva di proporre querela;
- CHE L’ON.LE PREFETTURA HA RITENUTO GIÀ DI ACCOGLIERE IL RICORSO DELLO SCRIVENTE AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO RIGUARDANTE UN ANALOGO PRECEDENTE VERBALE PER EMISSIONE DI ASSEGNI SENZA PROVVISTA, DISPONENDO “PER I MOTIVI SOPRA ESPOSTI L’ANNULLAMENTO DEL VERBALE PER LA PARTE CONCERNENTE LE SOLE RESPONSABILITA’ IMPUTABILI ALLA SIGNORA Verdi Laura PER INCAPACITA’ NATURALE DELL’OBBLIGATO PRINCIPALE.” (doc. 4)
- a, solo fine difensivo, si eccepisce comunque che il provvedimento in oggetto non è stato notificato anche all’amministratore di sostegno, di talché ci si oppone fin d’ora ad eventuali rilievi di intempestività della presente memoria, tenuto conto anche della necessità di quest’amministratore di rendere edotto il G.T. e di attendere sue determinazioni in relazione all’attività da svolgere.
T.Q.P. l’avv. Paolo Bianchi, nella veste di Amministratore di sostegno della Signora Laura Verdi
CHIEDE
in principalità: l’annullamento del verbale del 30/12/2012 (Prot. N. ASS/5555/09/9) di cui si allega copia (doc. 5) per quanto riguarda l’obbligato principale Sig.ra Laura Verdi per incapacità naturale della medesima, attesa anche analoga precedente decisione per la medesima violazione;
in subordine: sospensione del predetto verbale sanzionatorio, sino a quando non saranno concluse le indagini della Procura della repubblica e definiti eventuali procedimenti penali dalla stessa avviati contro i responsabili della probabile circonvenzione d’incapace e sarà acclarata l’irresponsabilità della Beneficiaria;
in ulteriore subordine: sospensione del verbale in attesa della eventuale concessione del Giudice Tutelare per ricorrere avanti il Tribunale al fine dell’annullamento della nomina della Signora Verdi ad amministratrice del consorzio Consip per Sua preesistente incapacità naturale;
in ulteriore gradato subordine: in denegata ipotesi di concessione dell’annullamento o della sospensione del provvedimento de quo si chiede la rimessione in termini per omessa notifica del verbale anche allo scrivente amministratore di sostegno.
Il sottoscrivente si ritiene a Sua completa disposizione per qualsiasi informazione e/o chiarimento si rendesse all’uopo necessario od opportuno.
Allega copia dei seguenti documenti:
- copia provvedimento di nomina ad amministratore di sostegno;
- copia di estratto per riassunto dell’atto di nascita con trascrizione del provvedimento del G.T.;
- istanza di nomina ad amministratore di sostegno da parte del C.S.M. U.L.S.S. di Venezia;
- copia di accoglimento del ricorso proposto in precedenza per analoga violazione;
- copia verbale notificato.
Con Osservanza.
Milano, lì 19 aprile 2013
Laura Verdi
L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO DI
Laura Verdi
Avv. Paolo Bianchi
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