INDENNITA’ DELL’ADS: VA TASSATA? In contrasto con quanto ritenuto dall’Agenzia delle Entrate, che viene anche ridimensionata nelle sue ambizioni interpretative, la natura di quanto liquidato all’ADS viene qualificata sotto il profilo indennitario e non sotto quello retributivo.
MALATTIA PSICHIATRICA NON VUOL DIRE INCAPACITA’ GIURIDICA. Interessante provvedimento del Tribunale di Varese, a firma del Giudice tutelare Giuseppe Buffone, che affronta e risolve la questione aperta fra patologia psichiatrica e Amministrazione di sostegno.
COMPETENZA DEL TRIBUNALE PER LA NOMINA DI ADS: ARRIVA LA CASSAZIONE E FA ORDINE Con l’ordinanza 17 aprile 2013, n. 9389 la Suprema Corte ha risolto la questione della competenza
Anche un ritardo cognitivo e la fragilità psicologica possono fondare un ricorso per la nomina dell’Amministrazione di sostegno, lo ha precisato il Tribunale Reggio Emilia, sez. II, sentenza 24.5.2006.
Interessante decreto del tribunale modenese con nomina a tempo determinato di Amministratore di sostegno non esterno al nucleo familiare e completa ed esaustiva individuazione dei compiti con conferimento dei poteri.
Il Tribunale Varese, con decreto del 07.12.2011 a firma del dott. Buffone, sottolinea a precisa il ruolo dell’ADS anche nella sfera della realizzazione affettiva personale: nella valorizzazione della tutela dell’affettività umana per gli animali, al momento della nomina di un ADS, il tribunale di Varese individua anche il compito di cura del cane della persona beneficiata.
L’amministratore di Sostegno può essere utile ad esprimere la volontà del beneficiato anche per i trattamenti sanitari come se vi fosse un testamento biologico dello stesso: il tribunale di Modena ne ha confermato i poteri dell’ADS aggirando i limiti dimostri dalla disciplina italiana nel caso Englaro.
La persona sottoposta ad amministrazione di sostegno può fare testamento? Si dice che se è incapace d’agire, pertanto, è tendenzialmente incapace a testare. Vediamo un caso deciso dal tribunale di Varese.
Uno o due ADS? Spesso viene chiesto se è possibile condividere l’incarico di amministratore di sostegno per poter meglio garantire l’assistenza al soggetto beneficiato. Purtroppo la risposta deve essere negativa; vediamo perchè.
L’amministrazione di sostegno è indicata come misura adeguata ad affrontare la ludopatia (gioco d’azzardo e slot machine) che può sconfinare nella vera e propria patologia. A livello psicologico si assiste al repentino passaggio da euforia a depressione, con stati d’animo altalenanti e l’insorgenza, quindi, di una vera e propria dipendenza, del tutto simile per sintomi e caratteristiche a quella da sostanze stupefacenti.