Con la Legge 9 gennaio 2004 n.6 è entrata nel panorama giuridico italiano una nuova figura: l’Amministratore di sostegno, e con essa vi è stata una radicale innovazione istituzionale, sociale e culturale in tema di tutela delle persone svantaggiate.
L’attuazione di questa normativa comporta il prendere atto di necessarie responsabilità istituzionali e professionali: da ciò consegue anche l’importanza di interventi informativi, formativi rivolti a cittadini ed operatori che contribuiscano alla effettiva applicazione dell’istituto dell’ADS.
Del pari bisogna oggi intensificare il fare sistema fra interventi del volontariato, associazionismo, istituzioni del sociale e servizi , tutti aventi un unico perno nel soggetto persona con diritti ed aspettative che devono potersi esercitare a prescindere dal contesto sanitario, di vita sociale e /o familiare. I destinatari di questo sforzo collettivo devono essere le persone con problemi di salute e non incapaci di provvedere regolarmente alla cura dei propri affari e interessi, ma non in condizioni da legittimare una interdizione co una inabilitazione, con le conseguente perdite dei diritti.
In questo cammino si inserisce la nascita dell’associazione “Amministratori di Sostegno” che gestisce e sostiene questo sito web (www.amministratoridisostegno.com).
Scopi dell’associazione
Attività dell’Associazione:
Associazione “Amministratori di Sostegno”
Per saperne di più puoi anche scaricare gratis da questo sito la “Guida Breve all’Amministratore di Sostegno
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avevo un contratto di badante dal dicembre 2012 con un anziano che vive con me .
Purtroppo i nipoti dopo aver acconsentito a questa stipula (erano presenti anche loro) hanno voluto un amministratore di sostegno il quale non mi ha piu' pagato niente (stipendio e contributi) dicendo che il cotratto non è stato convalidato dal giudice .
è possibile? (io ho perso 2 anni di stipendio e contributi)
grazie
Gentile Angelo,
il Giudice può decidere di non far proseguire il rapporto, ma Lei ha diritto di vedere tutelata la sua poszione come per ogni lavoratore dipendente. L'ADS non può andare contra legem. Si rivolga ad un avvocato del lavoro e si faccia tutelare con il recupero dei suoi crediti.
Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all'Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio di un legale associato e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
Speriamo di esserle stati di aiuto e per darci il suo sostegno le chiediamo di cliccare su mi piace sulla pagina facebook di https://www.amministratoridisostegno.com che trova qui: http://www.facebook.com/amministratoredisostegno
Grazie mille.
Cordialità.
Paola
Staff Associazione AMMINISTRATORIDISOSTEGNO.COM
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Il primo incarico è alquanto complesso, anche su ammissione del Giudice Tutelare, ma quel che mi sconvolge è l'assoluta indifferenza dei servizi sociali e comunali. Io sto spendendo soldi (benzina, telefonate, tempo) che forse mi verranno rimborsati solo in parte fra un anno, tempo prezioso essendo un libero professionista (e questo tempo non è recuperabile) mentre chi è stipendiato dallo Stato per seguire determinati casi si limita a presentare il ricorso per la nomina dell'ads e poi chi s'è visto s'è visto.
Ritengo che sarebbe necessario regolamentare in modo più serio quest'istituto e definire in maniera chiara e precisa le responsabilità di tutti.
L'ads non è una forma coatta di volontariato e beneficenza.
Gentile Serena,
le sue parole purtroppo sono la vita di molti. E' quindi giusto darne informazione e testimonianza come vogliamo fare con il nostro sito..
Per miglior dettaglio sull'istituto dell'ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all'Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio di un legale associato e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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La sorella del mio compagno è affetta da sindrome bipolare. Si è riempita di debiti, comprando a destra e a manca. Lavora in una società ed è regolarmente assunta. Ora con la morte di sua madre, è rimasto solo il fratello che non vuole l'amministratore di sostegno, mentre io ritengo che sia giusto che abbia una persona che la segua ora che la casa sarà divisa al 50% tra i due fratelli. Quello che temo è che non onorando i debiti il 50% della casa possa essere in futuro pignorato. Come si può fare? Anche una persona esterna può richiedere l'amministratore di sostegno per controllare il suo c/c e i suoi pagamenti? Cordialmente
Gentile Raffa,
l'ADS può essere richiesto dai familiari o dai servizi sociali.
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Paola
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Salve,
sono la figlia di un padre di 67 anni, alcolista da circa 30 anni, con diagnosi di sindrome di Wernicke dal 2011 (forma di demenza con amnesie e confabulazioni).
Io e mia sorella ci troviamo in un vicolo cieco, data anche la sua scarsa volontà di farsi curare e di farsi aiutare. Purtroppo la situazione sta diventando insostenibile.
Secondo voi c'è la possibilità, senza altra certificazione medica a supporto (vista la sua scarsa collaborazione), di ottenere un amministratore di sostegno?
Potrebbe essere una persona estranea alla famiglia dato che mio padre è separato (la sua ex moglie, cioè mia madre, tra l'altro è invalida), è orfano e quindi senza famiglia di origine, e come parenti ha solo me e mia sorella (con due bambini da accudire)?
Infine, è possibile che per una persona con questa situazione il giudice tutelare disponga delle cure obbligatorie (es. ricovero in casa di cura)?
Grazie mille per tutte le informazioni che potrete darmi.
Gentile Ilaria,
per la nomina di DAS è sufficiente una certificazione che attesti lo stato psicofisico del beneficiario. Può anche essere poi disposta consulenza tecnica da parte del giudice a mezzo specialista medico di sua fiducia.
In caso di conflitto nella scelta dell'ADS viene sempre individuato un ADS esterno.
Su indicazione di apposita consulenza medica può essere disposto percorso terapeutico coattivo.
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Paola
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Salve,
mio marito è stato tutore di una persona disabile per circa 20 anni, senza chiedere mai niente ora è deceduto; purtroppo, pare che dai dai conti di bilancio ci risultano degli errori.
Chi risponde della somma mancante?
E' possibile chiedere ora la quota spettante al tutore?
Grazie mille.
Carmela.
Gentile Carmela,
da quello che mi dice trattasi di interdizione e non di ADS. In ogni caso se il tutore ha commesso degli illeciti ne risponderà nei termini dell'ordinaria prescrizione.
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Paola
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