GUIDA AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
Si tratta di un istituto giuridico entrato per la prima volta nell’ordinamento italiano con la legge n. 6 del 9 gennaio 2004. Lo scopo è quello di affiancare il soggetto la cui capacità di agire risulti limitata o del tutto compromessa.
Citando proprio l’art 1 della Legge 6/2004 si può dire che si tratta di un nuovo istituto di protezione avente la funzione di “tutelare … le persone prive in tutto o in parte di autonomia, con la minore limitazione possibile della capacità di agire“.
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Riferimenti legislativi
Legge n. 6/2004
A tutte le persone che per effetto di una menomazione sia fisica che psichica si trovano nell’impossibilità di provvedere, anche in via temporanea, ai propri interessi (anziani, disabili fisici o psichici, alcolisti, tossicodipendenti, malati) e che non hanno la piena autonomia nella vita quotidiana.
Tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente in grado di andare incontro alle loro esigenza, anche aiutandole ad affrontare problemi concreti (come acquistare, vendere, affittare un appartamento o investire somme di denaro).
Per questa ragione il ricorso per la nomina dell’amministrazione di sostegno deve specificare l’atto o le tipologie di atti per il quale è richiesta l’assistenza.
Il ricorso può essere presentato direttamente al Giudice Tutelare, in alcuni casi anche senza avvocato, da:
I responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e nell’assistenza della persona, venuti a conoscenza di fatti tali da rendere opportuna l’apertura del procedimento di ammininistrazione di sostegno, sono obbligati ad proporre il ricorso al Giudice Tutelare.
Per chiedere la nomina di un amministratore non è sufficiente che la persona sia incapace: occorre che vi sia pure un interesse attuale e concreto al compimento di atti per i quali è necessario l’amministratore di Sostegno e che l’interessato non potrebbe compiere da solo.
Alla Corte d’Appello a norma dell’art. 739 cpc; contro il decreto della Corte d’Appello alla Cassazione.
Per informazioni direttamente al Tribunale di competenza o allo Sportello ADS presente presso i vari Tribunali, attraverso la posta elettronica.
Il ricorso deve essere presentato al Giudice Tutelare (esempio del ricorso si ritira presso il Tribunale stesso o può essere scaricato dal sito) del luogo ove vive abitualmente la persona interessata (se ricoverata permanentemente presso una residenza per anziani o altra struttura è competente il Giudice del luogo di ricovero).
Il ricovero temporaneo (es. per riabilitazione) invece non influisce sul luogo ove presentare la domanda, che resterà determinato in base alla residenza).
La durata dell’incarico di Amministratore di Sostegno può essere a carattere:
vedi art. 405 comma 5 n. 2 del Codice Civile.
Il decreto emesso del Giudice decide la durata dell’incarico e i poteri attribuiti all’Amministratore di Sostegno. Detto decreto viene annotato nei registri di stato civile del comune di residenza e di nascita del beneficiato a margine del suo atto di nascita. Il decreto che dispone l’Amministrazione di Sostegno e delimita i poteri dell’ADS può sempre essere modificato per esigenze che si manifestino nel corso della vita del soggetto interessato.
L’amministratore di sostegno, dopo la nomina, presta il giuramento di svolgere il proprio incarico con fedeltà e diligenza e da quel momento può iniziare a svolgere la sua funzione. L’amministrazione di sostegno può sempre essere revocata qualora ne vengano meno i presupposti che la hanno necessitata o se essa si riveli non idonea a realizzare la tutela del beneficiario.
I poteri dell’amministratore di sostegno, vengono plasmati dal decreto di nomina (emesso dal Giudice Tutelare) nel quale vengono definiti gli atti specifici che l’amministratore può compiere in nome e per conto del beneficiario e gli atti che possono essere compiuti in assistenza. Il giudice con la sua decisione deve proteggere la persona, i suoi bisogni e rispettare le sue richieste nei limiti della tutela della persona stessa. A seguito dell’istituzione della misura di protezione, il beneficiario conserva in ogni caso una sfera di capacità, con riguardo a due categorie di atti: – gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana (art. 409 c.c.) – gli atti per i quali la sua capacità non ha subito limitazioni.
Il decreto di nomina dell’amministratore di sostegno deve contenere:
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Gentile LInda,
se la nomina dell’ADS è antecedente al prestito si potrà senz’altro chiedere l’annullamento del prestito. Diversamente sarà necessario verificare sei vi è stato un possibile vizio della voltà, magari coartata da terzi.
Per miglior dettaglio sull’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio di un legale associato e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Grazie mille.
Cordialità.
Paola
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Un amministratore di sostegno può chiedere ai parenti il rendiconto della situazione economica antecedente al sua nomina?
Cito il caso specifico: Due fratelli non sposati tutti e due in casa di riposo, nessuno dei due ha l’amministratore di sostegno, la sorella per il momento riesce a pagare la retta completamente, il fratello invece non ce la fa e la retta viene integrata con i risparmi della sorella, i quali sono prelevati e da una nipote che paga la retta dello zio. Nel momento in cui alla venisse nominato un amministratore di sostegno alla sorella, potrebbe l’amm.di sost.creare preoblemi alla nipote per aver utilizzato i risparmi della zia per aver integrato la retta del fratello o il suo compito parte dalla situazione economica dal momento della nomina?Vi ringrazio e porgo cordiali saluti.
salve,
sono un ads. Ho spiegato al beneficiario che questo mese dovremo fare dei sacrifici in quanto il conto in banca è agli sgoccioli, causa ritardo nel finanziamento regionale per la vita indipendente, che solo a fine mese (si spera) rimborserà il costo della badante e i contributi. La badante su mia indicazione questa mattina gli ha consegnato 2 euro per il caffè che doveva prendere con un gruppo di incontro. Ma lui, uscito di casa, si è fatto accompagnare in banca ed ha prelevato 15 euro. Ne ha spesi 5, non ha riportato lo scontrino e dei restanti non si sa che ne abbia fatto.
La banca, subito allertata dalla sottoscritta, mi dice che secondo loro lui può prelevare quello che vuole. Io non sono d’accordo, con i suoi prelievi a mia insaputa potrebbe sforare il budget mensile! e soprattutto episodi di questo tipo evidenziano come lui non abbia alcuna contezza della gestione del denaro.
E’ possibile avere qualche delucidazione?questo istituto ha notevoli lacune purtroppo.
AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO HA DIRITTO ALLA PRECEDENZA PER LA MOBILITA’ D’UFFICIO ?
Mi spiace, non mi risulta.
Staff
Possono esserci piu’ di un amministratore di sostegno?Grazie
Gentile Nadia,
ovviamente uno solo.
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Paola
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Gentile staff,
sono un ADS e sostengo spese perchè il mio assistito possa soddisfare i suoi bisogni sessuali e ovviamente non ho aclun giustificativo.
Il giudice ritiene queste spese ingiustificate e vorrebbe che fossero autorizzate. Il mio assistito non può certo aspettare che il giudice risponda con i suoi tempi biblici all’istanza. La spesa mensile è di circa 400 euro. Come posso fare perchè non incorra in qualche provvedimento del giudice? Essendo l’assistito un parente senza famiglia ho sempre svolto gratuitamente questo incarico però non vorrei avere problemi a causa di un giudice ottuso che non ha capito, e non vuole capire, che il mio impegno è soprattutto di dare un apporto affettivo oltre alla conservazione del patrimoni del mio assistito.
Grazie.
Renato
Gentile Renato,
l’amministratore non è un dispenser per esigenze sessuali. Si astenga da certe inziative.
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Paola
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Curo da sempre due fratelli disabili, posso continuare ad assisterli in tutto come ho sempre fatto senza essere nominata ads.
Grazie.
Anna
Gentile Anna,
l’ads non è sempre necessario. Veda qui: https://www.amministratoridisostegno.com/2015/12/ads-non-serve-anziano-assistito-da-familiari/
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Paola
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Gentile Anna,
l’amministratore non è una badante od un familiare.
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Paola
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Sono un amministratore di sostegno. Gestisco un c/c di mia sorella con l’autorizzazione del Giudice tutelare. La stessa, avendo un’età avanzata, mi fanno preoccupare le spese per un’eventuale sua dipartita. Posso anticipatamente prelevare dal suo conto un importo da tenere a disposizione per le spese occorrenti per dopo la sua scomparsa??? C’è da tener conto che vi sono altri eredi oltre a mia sorella. Devo giustificare quest’operazione di prelievo anticipato dal conto agli altri beneficiari??? Devo comunicare il tutto prima a Giudice o/ è consentito dalla legge tale operazione? Resto in attesa di una Vs. cortese e urgente risposta.
Gentile Antonio,
l’ADS non è una gestione anticipata della successione. Si astenga quindi da ogni movimentazione che non sia nell’interesse della beneficiaria.
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Gentile Staff,
in caso di operazione in ospedale al paziente con l’aministratore di sostegno possono negare il consenso ad una trasfusione di sangue anche se questa a detta dei medici e necessaria per la vita?
Chi decide sul da farsi, l’anestesista col chirurgo o il paziente con l’amministratore di sostegno ?
Resto in attesa di una risposta grazie.
Nino
Gentile Nino,
la scelta resta ovviamente all’amministratore ed al paziente per le scelte terapeutiche, ma al medico per le emergenze.
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Buongiorno,
un collega d’ufficio cinquantenne qualche anno fa ha tentato il suicidio quindi è seguito da uno psichiatra ma continua ad avere grossi disturbi psichici con attacchi di panico e perdita di memoria. Purtroppo negli anni ha avuto seri problemi nella gestione del suo denaro arrivando a donare più di 40.000 Euro e a cointestare il suo c/c a persone senza scrupoli. Adesso la situazione si è aggravata a causa di una malattia che ha colpito il padre per cui il mio collega ha deciso di vendere la sua abitazione per far fronte alle spese che dovrà sostenere. Io temo che le persone che in passato sono arrivate a sottrargli quei soldi e che ancora gli sono vicine, possano di nuovo abusare di lui. Vorrei chiedere allo zio, se è disponibile ad essere nominato amministratore di sostegno ma non ho ben capito quali siano i doveri/poteri di questa figura e che limiti/controlli dovrebbe subire il beneficiario. Inoltre vorrei sapere se l’AS ha dei limiti di età (credo che lo zio abbia 78 anni)
Ringrazio in anticipo
Gentile Paola,
l’ADS non ha limiti di età. I poteri saranno quelli che gli verranno attribuiti dal giudice nel decreto di nomina. I doveri sono quelli previsti dal Codice Civile.
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Buongiorno.
La procura della città dove vive il padre di mia figlia ha esperito tutte le pratiche x la nomina di ADS su richiesta dell attuale ADS di sua madre (ovvero mia suocera) perché il mia padre di mia figlia ha problemi psichiatrici e ha avuto 2 ricovero in strutture psichiatriche.
Purtroppo lui ha trasferito la residenza in altre Regione e ciò ha comportato un momentaneo blocco della richiesta che ora si è arenata . La mia domanda è : la procura alla quale la richiesta arriva , deve solo procedere con la stessa o può e deve valutarla ex novo? Ciò allungherebbe tantissimo i tempi purtroppo. consideriamo pure che lui non ne vuole sapere e si è opposto ma le motivazioni della procura di partenza sono schiaccianti.
Grazie
Gentile Stefania,
il Giudice avrà solo disposto la rinotifica del ricorso e del decreto di fissazione di udienza. Resta ovviamente fermo il ricorso depositato.
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Innanzitutto grazie. Mi sta quindi dicendo che nulla si è fermato e che dobbiamo solo attendere la rinotifica del ricorso della nuova procura e la fissazione dell’ udienza?
Sempre grazie
Buongiorno,
sono amministratore di sostegno di mia cugina, la quale avrebbe espresso la volontà di lasciare a mia figlia una somma accumulata in un prodotto assicurativo (con possibilità di designare beneficiario).
Desideravo sapere quale è la forma corretta da utilizzare e chi secondo voi dovrebbe nel caso firmare dichiarazione da inviare alla banca.
Nella polizza assicurativa si parla del contraente.
Grazie
Buongiorno
Gentile avvocato
Io ed mio marito che è 100% disabile, abbiamo fatto richiesta per ADS, però abbiamo ripensato e non vogliamo più. Il processo è in corso. Il giudice non è ancora venuto e non abbiamo ancora ricevuto nessun appuntamento di quando il giudice deve venire. Vogliamo sapere si è possibile cancellare la richiesta. Sono andata dalla Assistente Sociale che ha fatto la richiesta per chiedere che non vada avanti la richiesta e lei a risposto di non essere possibile. Potreste chiarirmi si è o no possibile bloccare il andamento della richiesta. Tante grazie.
Gentile Margarida,
ogni ricorso può essere rinunciato, salvo che non vi sia un interesse dei servizi sociali o del PM a proseguire in quello da voi avviato autonomamente..
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Paola
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Buongiorno, vi chiedo un consiglio urgente. Sono Amministratore di sostegno di mia madre da l 2011, provvedo ai pagamenti della retta della RSA dove è ricoverata prelevando dal suo conto postale (dove viene accreditata pensione e indennità di accompagno per 1135 euro mensili tot.). A seguito dell’applicazione delle nuova normativa sui calcoli ISEE e DSU mi è stato richiesto all’inizio di febbraio un importo di oltre 6.140 euro come ricalcolo delle rette pagate per 2015. (mensilmente 1173euro oltre il doppio), ed il pagamento di 1880 euro mensili (invece dei precedenti soli 510 euro mensili) per i primi mesi del 2016 fino a inserimento ed adeguamento delle contribuzioni del comune per le RSA a favore delle persone disagiate.
In sintesi tra il mese di febbraio e marzo (od aprile 2016) dovrei pagare per conto di mia madre oltre 10.000 euro alla RSA. E’ corretto considerare questi esborsi di natura straordinaria? per i quali è obbligatorio chiedere autorizzazione al giudice tutelare?
Mia madre pur avendo somme adeguate disponibili percepisce mensilmente 1135 euro e considerando gli arretrati e gli esborsi mensili di 1800 euro SOLO x la RSA, fino a quando sarà in grado di sostenersi da sola? poi dovrò pagare io le 7-800 euro mensili mancanti…??!!
La clinica mi contesta di non voler pagare e di essere disonesta (velatamente) dato che ho un limite di prelievo di 2000euro mensili e non accettano la mia richiesta di spiegazioni verifiche presso caf e comune e perché ho chiesto di aspettare di avere l’autorizzazione del giudice. Mi hanno messo in mora senza e richiesto pagamento di interessi …
Non è necessario richiedere autorizzazione al Giudice tutelare per tali somme? Sono eccessiva io? Mi hanno inviato lettere raccomandate e posta certificata contestando il mio comportamento come non corretto….
Grazie
Gentile Laura,
si tratta ovviamente di spese di natura straordinaria e ne deve fare rendicontazione al Giudice tutelare oltre che chiedergli apposita autorizzazione. Le richieste della casa di riposo si spegneranno dopo che avrà allegato alla sua istanza al giudice tutte le richieste della medesima esibendola per conoscenza alla stessa struttura di degenza.
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Desidererei sapere se un A.D.S. ha dei tempi Giuridici ben precisi per consegnare la Relazione Annuale del suo Assistito al Giudice Tutelare ed entro quanto tempo dalla consegna della Relazione deve essere valutata e approvata dal Tribunale per che possa essere presa in visione dai Parenti dell’Assistita.
Ringraziandovi anticipatamente Porgo i miei più Distinti Saluti
Gentile Valter,
i tempi del deposito sono quelli necessitati dalla redazione alla scadenza dell’anno di attività. Di solito un mese o poco più, ma non vi è un termine perentorio come non vi è un termine per l’approvazione del giudice. Si può ovviamente sollecitare con istanza apposita.
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buongiorno, mio padre è capace ma da quando è rimasto vedovo sta dilapidando tutto malgrado abbia entrate superiori a quelle di noi figli messe insieme. mi hanno detto che non è possibile ADS in quanto lucido. Me lo confermate? le sue entrate potrebbero garantirgli anni agiati ma ora è fuori controllo
Gentile Gabriella,la prodigalità, ovvero la Tendenza a spendere o a donare con larghezza eccessiva e senza riflessione, è una delle ipotesi per le quali si può chiedere la nomina di un amministratore di sostegno.
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Buon giorno, sono il figlio di un assistito dell amministrazione di sostegno. Purtroppo devo denunciare che questo sistema a volte e’ pericoloso. Mia madre non viene ascoltata dall amminastratore di sostegno e non sappiamo come toglierlo o come agire perche’ questo avvocato e’ arrogante e dice che non puoò fare nulla. Siamo terrorizzati dalla situazione soprattutto noi figli percheè siamo in balia dell avvocato e del giudice che dice sempre No. Il giudice dice di chiedere all avvocato e l avvocato dice di chiedere al giudece. Abbiamo innescato un antifurto per gli avvolotoi che se ne approfittavano di mia madre ma ora non riusciamo piu togliere l antifurto! Chiedo aiuto a qualcuno! la mia email è nikella73@hotmail.com
Gentile Nicola,
l’ADS può essere sostituito, previa revoca, in ogni momento. Presentate istanza al giudice dandone adeguata ed idonea motivazione.
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Paola
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Buon pomeriggio
sono AdS di mia madre, mia sorella che soffre di schizofrenia paranoide e’ seguita da un altro AdS.
Mia madre e’ proprietaria della casa in cui abita, lasciata da mio padre, pertanto in caso di sua dipartita la proprieta’ sarebbe divisa 50% tra me e mia sorella.
La casa ha bisogno di manutenzione, e mia madre non ha disposizioni bancarie, pertanto ho parlato con l’AdS di mia sorella, e concorda con me, di liquidare la parte spettante a mia sorella, che vive in stato di indigenza, cosi’ puo’ far fronte a delle spese di assistenza.
Ho chiesto io l’AdS per mia sorella perche’ sia tutelata.
Sono 10 anni che assito mia madre in tutte le sue necessita’, vive nella sua casa con la badante.
Dopo la perizia fatta da un professionista, per quantificare il valore della casa, posso dedurre dalla quota spettante a mia sorella, oltre i soldi che ho prestato a mia madre anche una percentuale per l’assistenza (concordata con AdS) che io continuo a dare a mia madre.
La ringrazio dell’attenzione, saluti
Gentile Tiziana,
l’amministratore deve farsi autorizzare ogni prelievo. Non credo possa ritenersi autorizzabile la richiesta di compensazione per la cura, mentre può essere dedotta una spesa per la badante, sempre previa autorizzazione.
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Salve. Chiedo un info. Sono stata appena nominata quale amministratore di sostegno di mia madre. Nel ricorso introduttivo, di cui io sono una delle due ricorrenti, è stato elencato tutto il patrimonio in possesso di mia madre, patrimonio molto scarso. Nel decreto di nomina non mi viene chiesto di fare un inventario dei beni. Io sono comunque tenuta a farlo? Grazie
Marisa.
Gentile Marisa,
mi pare assolutamente opportuno stendere apposito inventario.
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Grazie mille.
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Paola
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Salve,
Vorrei qualche informazione sulle ADS. Sono residente in Svizzera e la mia Nonna è residente in Italia. Mia Nonna a un ADS. Io ho sempre avuto une procurazione sul conto bancare di mia nonna. Adesso il suo ADS vuole impedirmi di guardare sul conto di mia nonna. In questo caso non sarei oui in grado di sapere quanto vienne prelevato sul conto è da qui. Ne ha il diritto?
Grazie della risposta,
Tessa
Gentile Tessa,
per miglior dettaglio sull’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio di un legale associato e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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ciao mi chiamo rocco e sono da un paio di anni ade di un ragazzo finora gestivo la sua pensione e la cosa era abbastanza semplice
ora è venuto a mancare il padre e lui ha ereditato una cospicua somma come fare per entrare in possesso della somma ?
io ho già fatto istanza al giudice tutelare e ho preso appuntamento presso l’ufficio successioni , qualcuno mi può dire i prossimi passi
grazie preventivamente
Gentile Rocco,
per far pervenire al suo beneficiario l’eredità del padre, deve presentare domanda al giudice per accettare con benefico d’inventario l’eredità predetta. Poi, ottenuta l’autorizzazione del giudice, dovrà fare accettare l’eredità beneficiata, redigere l’inventario e, se esistente un patrimonio attivo, chiudere l’accettazione e fare la dichiarazione di successione.
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Gentile Stefano,
il Giudice è l’unico soggetto che può autorizzare ogni spesa straordinaria dell’ads, se non vi è diversa statuizione nel provvedimento di nomina (cosa che dubito). In ogni caso, poichè le scelte da adottare per la procedura sono nel solo interesse del beneficiario, sono molto perplesso al pensare che una donazione alla figlia sia fra quelle autorizzabili.
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Buona sera, devo attivare richiesta di ads per mio fratello che ha una grave patologia neurodegenerativa. Non parla più e si muove a fatica. Purtroppo sia io che lui siamo stati nominati eredi da parte di uno zio deceduto (con altri 24 eredi) di una casa con box. Dovremo metterla in vendita ma deve firmare anche lui (cosa che non è possibile). Solo per questo motivo è proprio necessario l’ads? Io vedo la cosa molto complicata visto che mi occupo di lui quotidianamente per tutte le sue necessità ed essendo cointestataria del conto corrente non abbiamo mai avuto bisogno di questa figura ma sia lo staff medico sia il direttore della banca dove abbiamo il conto premono affinché venga nominato un ads che ovviamente sarei io ma sinceramente vedo tutto troppo impegnativo. O mi dedico a lui o sopporto anche la tensione di tenere conti e dover giustificare cose che sto facendo ormai da mesi da quando la malattia si è aggravata. Provvedo a tutto sia con la presenza sia sul lato economico insieme a visite farmaci pratiche per pensioni accompagnamento ecc ecc. E’ un continuo correre da una parte all’altra e non mi sento di dover affrontare ulteriori corse anche in tribunale. Cosa si puà fare?
Grazie per ogni consiglio.
Distitni saluti.
Nicoletta.
Gentile Nicoletta,
se ritiene di voler alienare gli immobili dei queli scirve, credo che sarà nacessario presentare al notaio apposita autorizzazione del giudice tutelare a che l’amministratore di sostegno nominato alieni la quota del fratello disabile. Purtroppo, ciò comporterà anche l’aggravio della gestione della parte procedurale della nomina.
Diversamente, se l’eventuale ricovero del fratello presso una struttura di lungo degenza non richiederà comunque la nomina di un ADS, dovrà tenere in comunione gli immoibli ed attendere il triste momento della dipartita del congiunto per alienarli.
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Buon pomeriggio! Sono uno studente di legge dal Brasile ed è ora in corso di attuazione Istituto di Amministrazione di Sostegno qui. Mi chiedo che cosa sono i maggiori critiche di questo istituto in Italia? Già grato.
* Mi scuso per il modo in cui ho scritto. E ‘che sto utilizzando Google Traduttore.
Talita
Gentile Talita,
per i confronti con l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio di un legale associato e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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Buongiorno, abbiamo avuto un problema con mia mamma (ictus) e dobbiamo nominare un amministratore di sostegno così come ci ha detto l’assistente sociale. lo farà un di noi 4 fratelli ( mia mamma è vedova) e siamo d’accordo.
Le chiedo, ma è strettamente necessario informare i partenti fino al 4°grado, peraltro parenti con i quali NON abbiamo rapporti di alcun genere .. grazie
Gentile Ezio,
la scelta dipende dalla volontà del Giudice, ma in effetti il codice civile prevede la notifica ai parenti fino al IV grado.
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Buongiorno, avrei un quesito da sottoporvi. Ho svolto la mia nomina di amministratore di sostegno fino al decesso del beneficiario, conclusa la pratica in tribunale ho consegnato il rendiconto finale. Adesso sono ancora in possesso delle chiavi dell’immobile di proprietà dell’erede,. Volevo sapere se la consegna delle suddette chiavi deve avvenire prima dell’atto di successione dal notaio, ( quindi rimango custode delle chiavi e dell’immobile e suo contenuto fino a dopo l’atto) oppure cessati i poteri conferitomi dal giudice e con la morte del beneficiario, non ho più responsabilità alcuna sull’immobile e il suo contenuto, perchè ricade sull’erede, (fratello) tra parentesi già nominato nell’atto notorio e quindi non sconosciuto?
Gentile Edoardo,
cessata l’ADS non vedo ragione per continuare la detenzione dell’immobile del decuius. Provveda immediatamente a restituire le chiavi agli eredi.
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Buongiorno, mio marito è stato nominato AdS di sua madre affetta da Alzheimer.
Mia suocera vive con noi e ci stiamo chiedendo come possiamo scorporare le spese quotidiane per cibo e vestiario in modo da documentarle.
Chiaramente facciamo la spesa tutta insieme, non possiamo certo prendere il pane a fette e così via. Possiamo semplicemente dividere il costo della spesa ?
E tale cosa vale anche per le bollette?
Grazie