L’ Amministratore di Sostegno

GUIDA BREVE: AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

GUIDA AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

Si tratta di un istituto giuridico entrato per la prima volta nell’ordinamento italiano con la legge n. 6 del 9 gennaio 2004. Lo scopo è quello di affiancare il soggetto la cui capacità di agire risulti limitata o del tutto compromessa.

Citando proprio l’art 1 della Legge 6/2004 si può dire che si tratta di un nuovo istituto di protezione avente la funzione di “tutelare … le persone prive in tutto o in parte di autonomia, con la minore limitazione possibile della capacità di agire“.

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Riferimenti legislativi

Legge n. 6/2004

  • A chi è rivolta la nuova legge istitutiva dell’Amministratore di Sostegno

A tutte le persone che per effetto di una menomazione sia fisica che psichica si trovano nell’impossibilità di provvedere, anche in via temporanea, ai propri interessi (anziani, disabili fisici o psichici, alcolisti, tossicodipendenti, malati) e che non hanno la piena autonomia nella vita quotidiana.

  • Finalità della legge

Tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente in grado di andare incontro alle loro esigenza, anche aiutandole ad affrontare problemi concreti (come acquistare, vendere, affittare un appartamento o investire somme di denaro).

Per questa ragione il ricorso per la nomina dell’amministrazione di sostegno deve specificare l’atto o le tipologie di atti per il quale è richiesta l’assistenza.

  • Chi può fare la richiesta (ricorso)

Il ricorso può essere presentato direttamente al Giudice Tutelare, in alcuni casi anche senza avvocato, da:

  1. beneficiario (persona interessata), anche se incapace;
  2. familiari entro il 4° grado: genitori, figli, fratelli o sorelle,nonni, zii, prozii, nipoti, cugini;
  3. gli affini entro il 2° grado: cognati, suoceri, generi, nuore;
  4. il Pubblico Ministero;
  5. il Tutore o Curatore.
  • Chi deve fare la richiesta (ricorso)

I responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e nell’assistenza della persona, venuti a conoscenza di fatti tali da rendere opportuna l’apertura del procedimento di ammininistrazione di sostegno, sono obbligati ad proporre il ricorso al Giudice Tutelare.

  • Quando fare la richiesta (ricorso)

Per chiedere la nomina di un amministratore non è sufficiente che la persona sia incapace: occorre che vi sia pure un interesse attuale e concreto al compimento di atti per i quali è necessario l’amministratore di Sostegno e che l’interessato non potrebbe compiere da solo.

  • A chi fare opposizione al ricorso

Alla Corte d’Appello a norma dell’art. 739 cpc; contro il decreto della Corte d’Appello alla Cassazione.

  • A chi rivolgersi

Per informazioni direttamente al Tribunale di competenza o allo Sportello ADS presente presso i vari Tribunali, attraverso la posta elettronica.

  • A chi indirizzare la richiesta (ricorso)

Il ricorso deve essere presentato al Giudice Tutelare (esempio del ricorso si ritira presso il Tribunale stesso o può essere scaricato dal sito) del luogo ove vive abitualmente la persona interessata (se ricoverata permanentemente presso una residenza per anziani o altra struttura è competente il Giudice del luogo di ricovero).

Il ricovero temporaneo (es. per riabilitazione) invece non influisce sul luogo ove presentare la domanda, che resterà determinato in base alla residenza).

  • Durata dell’incarico

La durata dell’incarico di Amministratore di Sostegno può essere a carattere:

  1. temporaneo,
  2. indeterminato,

vedi art. 405 comma 5 n. 2 del Codice Civile.

Il decreto emesso del Giudice decide la durata dell’incarico e i poteri attribuiti all’Amministratore di Sostegno. Detto decreto viene annotato nei registri di stato civile del comune di residenza e di nascita del beneficiato a margine del suo atto di nascita. Il decreto che dispone l’Amministrazione di Sostegno e delimita i poteri dell’ADS può sempre essere modificato per esigenze che si manifestino nel corso della vita del soggetto interessato.

L’amministratore di sostegno, dopo la nomina, presta il giuramento di svolgere il proprio incarico con fedeltà e diligenza e da quel momento può iniziare a svolgere la sua funzione. L’amministrazione di sostegno può sempre essere revocata qualora ne vengano meno i presupposti che la hanno necessitata o se essa si riveli non idonea a realizzare la tutela del beneficiario.

  • Poteri dell’amministratore e limiti del beneficiario

I poteri dell’amministratore di sostegno, vengono plasmati dal decreto di nomina (emesso dal Giudice Tutelare) nel quale vengono definiti gli atti specifici che l’amministratore può compiere in nome e per conto del beneficiario e gli atti che possono essere compiuti in assistenza. Il giudice con la sua decisione deve proteggere la persona, i suoi bisogni e rispettare le sue richieste nei limiti della tutela della persona stessa. A seguito dell’istituzione della misura di protezione, il beneficiario conserva in ogni caso una sfera di capacità, con riguardo a due categorie di atti: – gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana (art. 409 c.c.) – gli atti per i quali la sua capacità non ha subito limitazioni.

  • Cosa contiene il decreto di nomina

Il decreto di nomina dell’amministratore di sostegno deve contenere:

  1. Le generalità della persona beneficiaria e dell’Amministratore di sostegno,
  2. La durata dell’incarico che può essere anche a tempo indeterminato,
  3. L’oggetto dell’incarico e degli atti che l’Amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario,
  4. Gli atti che il beneficiario può compiere solo con l’assistenza dell’amministratore di sostegno,
  5. I limiti, anche periodici, delle spese che l’Amministratore di sostegno può sostenere con l’utilizzo delle somme di cui il beneficiario ha o può avere la disponibilità,
  6. La periodicità con cui l’Amministratore di sostegno deve riferire al giudice circa l’attività svolta e le condizioni di vita personale e sociale del beneficiario.

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917 Comments

  1. Salve. Vorrei sapere se una persona sotto tutela di amministrazione di sostegno può fare testamento attraverso un atto notarile e se per farlo deve avere l’autorizzazione dell’amministratore o del giudice. Nel caso l’amministratore non risponda a tale richiesta come ci si può comportare?

  2. Gentile Mario,
    come già scritto in altri risposta ad altri quesiti, dipende dai poteri dell’ADS e dalle condizioni di capacità del beneficiato.
    Rinvio a quanto già precisato diffusamente prima e dopo questo post.
    Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
    Speriamo di esserle stati di aiuto e per darci il suo sostegno le chiediamo di cliccare su mi piace sulla pagina facebook di https://www.amministratoridisostegno.com che trova qui: http://www.facebook.com/amministratoredisostegno
    Grazie mille.
    Cordialità.
    Staff Associazione AMMINISTRATORIDISOSTEGNO.COM

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  3. Salve.
    L’amministratore di sostegno, figlio del beneficiario, non fornisce nessuna notizia sul rendiconto delle entrate e delle uscite, tra l’altro il beneficiario è deceduto più di due mesi fa. Cosa devono fare i fratelli per costringere l’amministratore ad esibire il rendiconto? L’amministratore non ha ottemperato a nessuna delle prescrizioni dettate dal Giudice Tutelare al momento dell’incarico. E se l’amministratore ha speso tutti i risparmi senza nessuna giustificazione?
    Grazie mille.
    Cordialità.
    Franco.

  4. Gentile Franco,
    con la morte del beneficiario si estingue l’Amministrazione di sostegno che ha il solo obbligo di dare rendiconto e consegnare il patrimonio agli eredi. Se vi è ritardo sul punto, farei un’istanza al giudice, diffiderei l’ex ADs e, in caso di inattività sul punto, provvederei a sporgere querela avanti gli uffici competenti.

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  5. Gentile Staff,
    La moglie di mio nonno (deceduto) è stata inabilitata e gli è stato affidato dal giudice tutelare un amministratore di sostegno.
    Non avendo nessun erede diretto, nè figli nè fratelli e avendomi sempre trattato come un figlio vorrebbe fare testamento in mio favore, ed esattamente per la quota dell’eredità di mio nonno che è spettata a lei in quanto in comunione dei beni, la restante parte la vorrebe destinare alla famiglia che la ospita.
    Essendo amministrata e ritenuta inabilitata può fare il testamento da un notaio o deve avere l’autorizzazione dell’amministratore ?
    si deve fare istanza al giudice oppure si può andare dal notaio direttamente?
    Vi ringrazio anticipatamente.
    Mario

  6. Gentile Mario,
    la risposta è semplice: dipende. Ovverò è relativo alla stato fisico della signora ed al provvedimento di conferimento dei poteri dell’ADS.
    Per risolvere velocemente la questione Le consiglierei di portare dal Notaio un certificato medico di accertata capacità di intendere e di volere nonchè il provevdimento che ha nominato l’ADS e ne ha precisato i poteri, assime alle sue eventuali modifiche. Il notaio saprà valutare se la cosa è attuabile, o meno.

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  7. Salve,
    il fratello maggiore (di 30 anni ) della mia ragazza ha problemi di tossicodipenza e abuso di farmaci, per questo è in cura al sert da 4 anni dove gli somministrano il metadone; preciso che non va lui a prendere le dosi, ma il padre che ha la tutela.
    I genitori ormai sono anziani (64 anni entrambi) e non riescono più a gestire il problema, o lo ignorano, e gli fanno prendere le medicine da se, e poi lui ci beve pure alcool;
    secondo voi sarebbe idoneo l’aiuto di un amministratore di sostegno in modo che lo controlli e lo convinca a chiudersi in una comunità??
    Grazie mille.
    Distinti saluti.
    Christian

  8. Gentile Luca,
    Lei stesso mi dice che il tossicodipendente è già sottoposto a tutela. L’amministratore di sostegno è quindi qualcosa che Lei ipotizza possa sostituirsi all’esistenza istituto?
    La motivazione che Lei tuttavia porta è discutibile perchè una parte della giurisprudenza ritiene che l’ADS non serve a sovrapporsi alla volontà del beneficiato in negazione della stessa. Abbiamo pubblicato alcune settimane fa un provvedimento dove il Giudice ritiene che si deve debba rispettare la volontà del beneficiario il quale, negando la propria condizione di malato, rifiuta ogni conseguente cura: lo trova qui: https://www.amministratoridisostegno.com/2011/06/lamministratore-di-sostegno-non-serve-a-bypassare-la-volonta-del-beneficiato/
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  9. Buongiorno, sapete per caso se vi sono sviluppi in merito all’eventuale ratifica da parte dell’Italia della Convenzione dell’Aja del 13.1.2000 sulla protezione internazionale degli adulti? Grazie e complimenti per il Vostro servizio

  10. Gentile Christian,
    grazie dei complimenti. Per quanto concerne il quesito non abbiamo ancora notizie in merito. Se ci arriva cenno, ne daremo magari pubblicazione.

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  11. grazie della risposta, ma rileggendo il provvedimento del giudice mi dice appunto che devo provvedere al mantenimento in buono stao dell'immobile di mia madre con spese ordinarie e straordinarie. grazie ancora

  12. grazie della risposta,comunque rileggendo il decreto del giudice tutelare,cìè scritto che devo provvedere al buon mantenimento dell'immobile di mia madre con eventuali spese ordinarie e straordinarie

  13. Buon giorno,

    volevo sapere se l'ADS (nel mio caso un commercialista esterno) può rifiutarsi di tenere

    aggiornati i figli dell'assistito circa le sue disponibilità finanziarie investite, disponibili
    ed utilizzate per pagare il permanente domicilio in casa di ricovero per anziani.
    Come figlio, essendo responsabile anche economicamente, vorrei avere monitorata la situazione

    economica per non trovarmi improvvisamente ad affrontare spese impreviste.
    Grazie
    Sergio

  14. Gentile Sergio, quanto da Lei richiesto mi risporto alla risposta data poco fa a Massimo.

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  15. Buonasera sono ADS di mio fratello (sclerosi multipla progressiva) 50 anni sposato e separato con un figlio di 14 anni.
    Attualmente ricoverato in una RSA a pagamento, ora mia cognata chiede la firma per la carta di identità per il minore ( sono obbligata per legge a firmare oppure posso rifiutarmi?
    Tra i compiti dell'ADS è prevista questa firma?
    Attendo gentilmente una risposta grazie.
    Distintamente.
    Elena

  16. Gentile Elena, in primis mi viene da dire, come sempre, che bisogna guardare il provvedimento di nomina ed attribuzione dei poteri dell’ADS. Solo dalla comprensione di quanto è stato conferito dal magistrato all’ADS si può enucleare la sua sfera di competenza.
    Di seguito mi verrebbe da dire che l’esercizio dell patria potestà non sia delegabile. Ma, per sicurezza, sottoporrei comunque la questione al Giudice Tutelare; e questo anche solo per sentirmi rispondere in via negativa, di modo che la moglie possa sottoporre la risposta agli uffici di anagrafe e stato civile per sottoscrivere lei sola.

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  17. Buongiorno, tempo fa le ho scritto relativamente al mio duplice ruolo di ADS di mia zia e di nipote, unica parente "operativa" e delle difficolta'  ovvero conflitto d'interesse che mi ritrovo ad affrontare sin dalla nomina nel giugno scorso. Ho scaricato l'utilissima Guida breve che e' veramente di grande aiuto, ma non puo' ovviamente dare risposta a tutte le peculiarita'. Grazie, rimango in attesa della sua preziosissima risposta. Cordiali saluti D.J.

  18. Gentile Associazione,
    Sono un dipendente statale, oltre che ADS di mio padre; sono inoltre  l'unico in famiglia a potere e volere svolgere la mansione di ADS, così come espressamente indicato nel ricorso iniziale. Qualora la mia amministrazione non mi mettesse in condizioni di assistere mio padre, causa la distanza dalla sede di servizio, potrei adire il Giudice Tutelare? Può lo stesso Giudice intimare all'amministrazione un mio avvicinamento?
    RingraziandoLa in anticipo, auguro buon lavoro.

  19. Gentile Alessio,
    mi spiace ma l’espletare la funzione dell’ADS non contempla benefici riverberanti sul luogo di lavoro.

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  20. Buonasera,
    > ho una zia di 101 anni .Sono una dei 6 nipoti di questa signora.Mia
    zia vive sola,non ha figli,e ASSOLUTAMENTE non vuole donne di servizio o
    badanti,non vuole andare a vivere con un nipote,non vuole andare in una
    casa di riposo.Lei nonostante la sua eta',crede di essere abbastanza
    autonoma,ma sicuramente si trova in una situazione tale che non puo'
    vivere da sola, sia per la sua incolumita' che sicurezza personale.
    Quali consigli suggerite al fine di salvaguardare la sua incolumita'
    fisica e la vulnerabilita' allo sfruttamento econonico da parte di
    estranei?
     

  21. Gentile Maria,
    mi spiace ma non abbiamo competenze esterne all’ambito giuridico. Pertanto, Le segnalo solo che la richiesta di un ADS può essere svolta anche senza l’adesione del futuro beneficiato.

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  22. Salve,
    sono amministratore di sostegno di mio fratello (affetto da disturbi della personalità) e vorrei chiederle un suggerimento.
    non ho mai relazionato al giudice tutelare e siccome vorrei trasferire mio fratello dalla comunità psichiatrica (dove risiede tutt'ora) e dove non sta ottenendo alcun miglioramento, presso mia sorella (ritenuta in provvedimento anch'essa responsabile di mio fratello).
    La mia preoccupazione è: può la psichiatra della struttura può oppporsi alla mia decisione e influenzare anche i provvedimenti del giudice?
    Non vorrei che mio fratello rimanesse più, considerando che è è in struttura da circa sei mesi.
     
    La ringrazio.
    Distintamente.
    Paola

  23. Gentile Paola.
    Lei dovrà munirsi comunque di autorizzazione del Giudice Tutelare per trasferire il soggetto ricoverato, salvo che i suoi poteri già non lo prevedano o non contemplino tale caso.

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  24. buon giorno, mi faccio carico di ma madre da 4 anni ha la demenza senile,mia sorella che non è convivente con noi ma abita dietro la nostra casa a distanza di 8 metri non si è mai preoccupata di sua madre,non mi aiuta mai nemmeno per lavare mia mamma o nel cambio pannoloni ecc..ecc.., ad aprile di quest'anno mia sorella mi ha citato in tribunale per eseere nominata lei amministratrice di sostegno,ma il giudice vedendo la situazioen ha chiaramente nominato me, in questi giorni mia sorella ha detto che vorrebbe portare mia madre in vacanza per 3 o 4 giorni,io volevo sapere eseendo io amministratore e quindi responsabile posso proibirlo? per il semplice motivo che non mi fido lasciare mia mamma da sola con mia sorella.

  25. Gentile Associazione
    sono Amministratrice di Sostegno nominata a tempo indeterminato per mio papà che è stato colpito da ictus. Io sono figlia unica, mio padre è legalmente sposato anche se non convivente con la moglie, mia mamma.
    Mi trovo in questa situazione.
    Le condizioni di mio papà, 60 anni, sono molto migliorate, ma ha un'afasia completa in uscita che non "guarirà" e che non gli permette di esprimersi. Per il resto però la sua capacità di esprimere volontà e farsi capire è molto buona.
    Mio padre era titolare di una ditta e sono riuscita a farlo liquidare facendo affluire tutti i soldi in un unico c/c a suo nome che io amministro secondo le direttive impartite dal GT.
    Mia mamma entrerà a breve in possesso di due appartamenti che intende vendere.  Io nel frattempo per problemi personali, sto cercando una casa che mio papà e mia mamma  vorrebbero aiutarmi ad acquistare.
    Le domande che le porgo sono le seguenti:
    1. Mio papà potrebbe acquistare da mia mamma (faccio presente che sono in regime di comunione dei beni) ad un prezzo magari leggermente più basso i due appartamenti come investimento immobiliare così lui potrebbe avere una rendita affittuaria e con i soldi che mia mamma incasserebbe mi aiuterebbe per la casa ?
    2. Mio papà potrebbe esprimere al GT la volontà di dare o prestare al suo ADS che è però anche unica figlia, una somma di denaro che non pregiudica il suo patrimonio per acquistare una casa che sarebbe intestata all ADS?
    La ringrazio per l'aiuto che potrà / vorrà darmi.
     

  26. Gentile Lara,
    vado per punti:

    1. ogni investimento deve essere autorizzato dal Giudice previa perizia e studio di fattibilità; mi pare però possibile quanto da lei proposto se in linea con il mercato (ovvero se l’acquisto è conveniente – sono fatti suoi di cosa ne farà sua madre del ricavato).
    2. gli atti di disposizione del patrimonion del beneficiato possono solo essere indirizzati a persguire gli interessi del benficiato medesimo; mi pare perciò difficile questa fase.

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  27. buon giorno,mi riolgo a lei per un'altra domanda,come amministratore di sostegno di mia madre,e visto che la sua situazione di salute a livello mentale stà peggiorndo ed io per impegni lavorativi non posso garantirle assistenza continua,chiedevo posso assumere come badante la mia compagna che convive con me? e visto che mia madre non accetterebbe mai una persona estranea.

  28. Salve,
    una persona che conosco si è iscritta ad un corso  OSS per l'infanzia, per i disabili e come Amministratore di sostegno presso l'Istituto Cortivo di Padova, tre corsi perché il terzo, a loro dire è gratuito.  Questo è il sito  http://www.cortivo.it/
    Abbiamo cercato notizie sull'istituto in questione, ed in internet ci sono molti commenti negativi, così pure da parte di persone che conosco.  Leggo anche che per l'amministratore di sostegno non c'è bisogno di alcun titolo di studio, ma basta essere nominati da un giudice.
    La mie domande sono:
    1) L'istituto Cortivo di Padova rilascia attestati validi per esercitare le professioni per i corsi che svolge, anche abbastanza costosi?
    2) Se per l'amministratore di sostegno non è necessario un titolo di studio, perchè vendono questo corso?
    3) Se la persona che si è iscritta pagando solo una rata del corso, può interrompere questi studi senza pagare più nulla, in quanto non usufruisce più delle lezioni?
    Grazie!

  29. Gentile Daniele,
    ne abbiamo parlato in dettaglio qui: https://www.amministratoridisostegno.com/2011/02/lamministratore-e-un-lavoro-per-cui-prepararsi/
    Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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  30. Domanda: I testimoni di Geova possono fare richiesta di nomina di AdS al giudice tutelare in previsione di una probabile situazione di emergenza e di incoscienza del paziente testimone, evitando inutili discussioni con il personale sanitario? Il giudice deve obbligatoriamente emettere un decreto di nomina in tal caso? Il loro tesserino dove viene indicata la designazione di un AdS, anche se non ha efficacia, ha comunque valore? Vi ringrazio per le risposte che mi vogliate gentilmente fornire.

  31. Gentile Antonio,
    il ricorso per nomina in via anticipata può essere certamente svolto, altro è dire che vi sia una posizione unanime sul punto.

    Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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  32. buon giorno avrei bisogno di alcune informazioni per quanto riguarda L'amministrazione di sostegno. Mia mamma è sotto amministratore di sostegno dal 2006, fino ad oggi non sapevo nenche cosa volesse dire , ero troppo piccola per interessarmi a queste cose. Adesso necessitiamo di vendere casa Nostra dove abito io, mia nonna di quasi 80 anni e mia mamma ( che adesso si trova in una comunità di riabi…litazioni per malati psichici. E' un 4 piano senza ascensore e mia nonna non riesce più a fare tutte quelle scale per questo abbiamo urgenza di vendere. Avremmo anche trovato un potenziale acquirente. Detto questo volevo sapere quale è la procedura buracratica dell'amministrazione di sostegno e quali sono i tempi. Vi rigrazio in anticipo buona giornata
     

  33. Gentile Deborah,

    per la vendita del’immobile è necessaria l’autorizzazione del tribunale, non è però detto che si ottenga pari autorizzazione del giudice per reinvestire il ricavato nell’acquisto di un altro immobile, se questo non è nell’interesse della beneficiata. Le consiglio di parlarne in via anticipata con il giudice tutelare.
    I tempi si aggirano di solito attorno i 3/6 mesi.

    Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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  34. Buongiorno. Sono stata nominata Ads di due coniugi, i quali hanno dato il mio nominativo per l'incarico. Uno dei due e' mio parente entro il quarto grado. Le cose pero' non sono andate come si sperava e dopo varie vicessitudini ho chiesto per motivi di salute la revoca dell' incarico. Ottenuta la revoca ( da piu' di un mese) mi ritrovo ancora a gestire il patrimonio dei due signori.Il giudice tutelare non ha tuttora decretato e nominato al riguardo . Cosa posso fare? Tengo a sottolineare che che ho chiesto la revoca per motivi di salute. Grazie in anticipo e arrivederci

  35. Gentile Lara,
    riterrei che lei debba passare le consegne al nuovo amministratore di sostegno e nel frattempo debba reggerne le sorti. Sarebbe probabilmente opportuno sollecitare il Giudice Tutelare affinchè provveda alla nomina quanto prima.

    Per miglior dettaglio in materia di ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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    Avv. Alberto Vigani

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  36. Salve, vorrei porre alla sua attenzione la mia situazione.
    L’assistente sociale, dopo un ricovero ospedaliero di mio zio, ha presentato domanda di istituzione di ADS per lo stesso (anni 88) da espletare da parte del fratello (anni 76), cioè mio padre, residente e domiciliato a circa 600 km di distanza (senza averlo contattato prima). Ho parlato con la stessa assistente sociale, che reputa questo compito una semplice formalità.
    Il quesito che vorrei porre è:
    – come può essere svolto questo compito, da una persona di età avanzata o comunque che dimora lontano dal soggetto bisognoso?
    – Ci sono dei termini entro i quali il Tribunale deve procedere alla convocazione (richiesta fatta ad agosto c.a.), oppure può decidere di convocare il 76 dall’oggi al domani?
    Grazie per la sua attenzione.
    Ricky

  37. Gentile Ricky, la ringrazio per l’opportunità concessa di affrontare una questione ricorrente.
    Al di là del fatto che la nomina dell’ADS deve prima veder tenersi pubblica udienza di cui deve essere dato avvico con la notifica del decreto di fissazione della medesima, si deve ricordare che i servizi sociali parlano spesso in modo incompleto di un istituto che poco sanno apprezzare interamente. L’Amministratore di Sostegnon non è il tappabuchi della loro inefficienza.
    Non si può proporre il diventare ADS come qualcosa di meramente formale, perchè se così fosse non vi sarebbe motivo di diventarlo. O forse lo sarebbe solamente per scaricare di ogni responsabilità e dovere i servizi medesimi. Sul punto, avevo già detto la mia in comemnto al decreto del tribunale di Modena che può leggere QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/02/amministratore-di-sostegno-servizi-sociali-e-revoca-della-nomina/.

    Ogni ADS è storia a sè. Ci sono ADS che possono solo svolgere la loro attività in un solo istante della vita del beneficiato ed altri che devono seguirlo passo passo per lustri e lustri.
    Mi pare del resto ben poco possibile ipotizzare un ADS ottantenne che assiste un beneficiato novantenne a 600 chilometri di distanza, senza fare cenno alle problematiche, al patrimonio, alla situazione relazionale da gestire.

    Per concludere evidenzio che dopo l’udienza pubblica, a cui non si è tenuti a presenziare ma di cui si deve avere notizia, vi è anche la necessità della preventiva accettazione della nomina. Ovvero, se il soggetto proposto non accetta, alcuna nomina ha effetto. Si assume la funzioni di Amministratore di Sostegno solo se si vuole esserlo e questo in ragione delle specifiche responsabilità che ne conseguono.
    L’udienza viene comunque disposta entro 60 giorni dalla richiesta, notificata entro alcune settimane dopo e calendarizzata anche a 6 mesi di distanza.

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  38. Buongiorno.
    spero possiate aiutarmi.
    Siamo tre fratelli senza più i genitori ed ognuno abita individualmente a 40 km di distanza dall’altro.
    Un fratello è seguito dal SIMAP da circa 20 anni (schizofrenia paranoide) ed abita nella casa proprietà di tutti e tre in quanto ereditata dopo scomparsa del padre 10 mesi fà.
    A seguito mia istanza, da 18 mesi (primo incarico di 1 anno poi rinnovato d’ufficio 6 mesi orsono) è stato conferito un Avv quale ADS a questo fratello.
    Purtroppo l’ ADS MANCA IN TOTO di conferire / aggiornare noi altri due fratelli, anche dopo invio richiesta a mezzo R.R. con tale oggetto) sullo stato di salute del suo assistito adducendo che NON PUO’ FARLO.
    Inoltre sò che, per quanto riguarda assistenza sulla sua salute, E’ SEMPRE E SOLO IL SIMAP a contattare l’ ADS e mai invece il contrario (il chè mi fà sorgere dubbi sulla “assistenza” ma anche solo sulla “presa visione” della situazione abitativa, di vita e di salute di mio fratello – assistito – da parte dell’ ADS, situazioni che noi altri due fratelli riscontriamo SEMPRE PEGGIORATA ogni qualvolta ci rechiamo a trovarlo).
    Io sono dell’opinione, in quanto “fratelli” siamo i parenti in vita a lui più “vicini” e ci siamo sempre interessati della sua salute partecipando alle riunioni SIMAP che venivano fissate per lo scopo di “coinvolgere ed interessare i parenti”, che DEBBA ESISTERE un MODO LEGALE, e CORRETTO nei confronti di mio fratello assistito, attraverso il quale venire INFORMATI dall’ ADS o dal Giudice Tutelare della sua situazione psico/fisica/mentale/patrimoniale “reale ed ufficiale” in quanto appunto fratelli, soprattutto “PRESENTI e PREOCCUPATI”.
    Nell’espletare i documenti per l’eredità (per comodità logistica mi sono interessato io di rivolgermi agli Enti/Uffici preposti) ho scoperto che mio fratello assistito ha la Carta di Identità “scaduta” (NON rinnovabile ma da rifere nuova) da oltre 2 anni.
    L’ ADS dice che lui NON ci può fare nulla.
    In quanto alla documentazione per la eredità, l’ ADS si è TOTALEMNTE DISINTERESSATO attendendo da parte di noi parenti richiesta formale di ciò che occorre (ma lui NON dovrebbe saperlo ? e se ns fratello NON avesse avuti fratelli chi aspettava lo contattasse ?).
    In definitiva: da quando “c’è” (MA NON C’E’) l’ ADS i PROBLEMI SONO AUMENTATI E NON DIMINUITI e la salute di ns fratello è peggiorata.
    Vorrei conoscere almeno i ns diritti di fratelli di venire messi al corrente sulla salute di ns fratelli.
    Ringrazio del vs. spazio UTILISSIMO messo a disposizione di chi NON sà piu’ a chi rivolgersi.
    luca

  39. Gentile Luca,
    se non condivide il percorso dell’ADS nominato, giusto o sbagliato che sia, ne chieda la sostituzione al Giudice Tutelare dandone i motivi che ritiene di aver individuato nell’intercorso rapporto.
    Nel sito abbiamo anche pubblicato un facsimile della domanda di sostituzione dell’amministratore.

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  40. Sono ADS di mio fratello che vive in comunità per malati psichici e con sentenza del giudice tutelare avevo la possibilità di vendere il suo appartamento al valore di una perizia giurata davanti allo stesso giudice, visto le sue necessità economiche e il degrado dell’appartamento
    Visto che sono proprietaria dell’appartamento sottostante ho chiesto di poterlo comperare al prezzo di stima ma invece di comunicarmi una qualsiasi decisione mi è stato imposto un curatore, visto che è stato nominato un nuovo giudice tutelare.
    Le chiedo: posso ritirare la domanda d’acquisto e far valere la sentenza per la vendita dell’appartamento a terzi e senza ricorrere ad avvocati?
    Può il giudice o chi per esso nominare un curatore senza nemmeno chiedere all’ADS cosa pensa?
    Con quale coraggio in un altra prossima occasione farò mai un altra domanda, visto che per questo motivo il cancelliere non mi permette nemmeno un appuntamento col nuovo giudice che non ho ancora mai visto per chiarire la mia posizione e mi rimanda sempre al curatore?

  41. Gentile Rachele, andiamo per punti:
    1. lei non può avere una sentenza del giudice Tutelare perchè in tali casi si dispone con decreto, o al più ordinanza, sempre revocabile.
    2. a nomina di un curatore è necessitata appunto dalla sua situazione di possibile conflitto di interessi con l’amministrato. Se poi a Lei non interessa più l’operazione di acquisto può certo rinunciare a perfezionare l’atto avanti il notaio che può rogare l’atto.
    3. il Giudice può fare ciò che ritiene e lei non ha diritti da vantare perchè è davanti a lui che deve rispondere del suo operato.
    4. per avere udienza con il giudice può presentare apposita istanza sulla quale il magistrato medesimo disporrà la fissazione dell’incotro, se riterrò che ne sussista la possibilità.

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  42. Gentile Associazione, vorrei chiedere come scaricare il .pdf sull’amministratore di sostegno senza dover dare iscriversi a Twitter o Facebook. Cordiali saluti, Edoardo

  43. Gentile Edoardo, lei può trovare la Guida Breve anche su slideshare, ma l’intento è stata quello di renderla gratuita a condizione vi fosse un supporto in gradimento da parte del lettore.
    Speriamo Lei possa condividere con noi il suo sostegno a favore di chi ha lavorato gratuitamente nell’interesse di tante persone.
    Grazie mille.
    Cordialità.
    Staff Associazione Amministratoridisostegno.com

  44. Buonasera,
    sono amministratore di sostegno di una persona non piu’ in grado di intendere e volere che attualmente e’ assistita da una badante presso la propria abitazione.
    Quando la badante e’ in ferie o ha il giorno libero posso autonomamente portare la persona assistita a casa mia? Eventuali aventi causa (fratelli, sorelle ecc.) potrebbero legittimamente opporsi a tale scelta obbligandomi a reperire un ulteriore badante che si occupi dell’amministrata in casa sua in occasione delle assenze della badante fissa? Grazie per l’attenzione che vorrete riservarmi e per il servizio pubblico reso con il sito.

  45. Gentile Giuseppe,
    non vedo nulla che osti alla scelta proposta, che mi pare anche di buon senso. Se vuole rassicurarsi ne dia segnalazione per iscritto al Giudice Tutelare.

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  46. Salve,
    le spese sostenute che l’AdS ha necessità di avere autorizzate dal G.T. possono ricomprendere il pagamento delle utenze (telefono, luce, gas, rate mensili condominio, etc) o per queste si devono utilizzare le somme di cui il beneficiario ha la disponibilità ogni mese per le proprie “esigenze di vita”, nel caso debbono essere indicate nella relazione annuale.
    Grazie
    Sandro

  47. Gentile Sandro,
    riterrei necessario verificare cosa dispone il decreto di nomina dell’ADS. Non si può generalizzare e, se del caso, si dovrebbe al più rendicontare al GT i costi da sostenersi perchè il decreto fosse aggironato estendendo le somme da impiegarsi.

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  48. Salve
    Sono l’ADS di mia madre e sono stato nominato con decreto standard che mi ha fissato un limite di spesa mensile.
    Ho recentemente effettuato la vendita di un appartamento dopo l’approvazione dell’istanza al giudice tutelare.
    Vorrei chiedere come mi devo regolare con la banca dove ho aperto un conto corrente per depositare i soldi di una vendita immobiliare in quanto la banca mi ha comunicato che non mi può dare il bancomat né la possibilità di operare transazioni on line. In pratica per qualsiasi spesa o prelievo di contanti devo andare sempre presso la loro agenzia e controlleranno che io non superi il limite assegnato di spesa. Vorrei sapere se tutte le banche pongono queste restrizioni e se queste non siano un abuso nei confronti di un ADS che deve poi ogni anno portare un rendiconto al giudice. È corretto questo comportamento della banca?

  49. Gentile Enrico, la banca non può farla operare oltre il limite dei poteri attribuitile dal Giudice Tutelare. Quanto lei mi descrive è pertanto sia nel loro che nel suo interesse.

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